La riconversione Burgo inizia il 12 aprile

L’azienda presenterà il progetto industriale destinato alla produzione di cartone per imballaggi. Serracchiani invitata
Una protesta dei lavoratori della Burgo
Una protesta dei lavoratori della Burgo

TRIESTE Burgo ha rispettato i patti. O comunque si è dimostrato interlocutore abbastanza puntuale: nell’accordo raggiunto a fine novembre a Roma e bissato dalla successiva intesa con le organizzazioni sindacali, il gruppo cartario si era impegnato a presentare in primavera un piano di riconversione dedicato allo stabilimento di Duino. Martedì 12 aprile alle ore 15, proprio nella fabbrica funzionante alle bocche del Timavo, il progetto per una “linea 2”, totalmente innovativa rispetto a quella chiusa in dicembre, verrà svelato all’attenzione delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali: è invitata la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani. Il nuovo impianto, secondo le indiscrezioni, potrebbe partire nell’autunno 2017.

Consueto, impermeabile silenzio da Altavilla Vicentina, dove ha sede il quartier generale della Burgo. Ma da dove filtrano comunque due interessanti elementi: la riconversione produttiva si fonderà sul cartone da imballaggio e Burgo aspetta di sapere quale potrà essere il contributo della Regione Fvg, che, attraverso lo stesso governatore Serracchiani, aveva garantito una congrua partecipazione all’ingente investimento. Sull’entità del quale Altavilla Vicentina prosegue in un interminabile dribbling di silenzi: le cifre, fornite in passato, si riferivano a un intervento da 30-35 milioni di euro.

La Burgo in solidarietà diventa caso pilota
Un presidio dei lavoratori Burgo davanti alla presidenza della Regione Fvg

Ma dalla Regione fanno cautamente sapere che ci s’attende un piano industriale che vada incontro alle richieste fatte a suo tempo relativamente alla ristrutturazione della seconda linea e all’innovazione tecnologica. Regione e ministero dello Sviluppo Economico - si osserva - hanno assicurato la disponibilità ad analizzare le forme di sostegno eventualmente attivabili in seguito alla presentazione del piano. Un classico “ibis redibis” aperto a più interpretazioni. O Burgo non ha trasmesso le carte alla Regione o la Regione fa quello che calcisticamente si suole definire pre-tattica. Vedremo nei prossimi 15 giorni.

Sul fronte sindacale Mauro Benvenuto, “rsu” della Cisl che in Cartiera è prima sigla, è a sua volta curioso di conoscere qualche particolare in più su un impianto che dovrebbe salvaguardare il futuro del sito: «Caratteristiche e tipologie produttive, investimenti necessari, tempi di realizzazione, organizzazione del lavoro con i relativi equipaggi. Tutto da scoprire». Perchè intanto ai lavoratori sono state recapitate le prime buste-paga da contratto di solidarietà e i tagli, calcolabili attorno al 25%, provocano dolore.

Trieste, ripartita la linea superstite della Burgo
Una recente protesta dei lavoratori della Burgo di Duino

La produzione, ridotta alla sola “linea 3”, è stata rallentata da inconvenienti tecnici: insomma, il 2016 è iniziato al piccolissimo trotto e le maestranze duinesi abbisognano di segnali confortanti. Ricordiamo che alla Cartiera del Timavo lavorano circa 370 addetti: nel novembre dello scorso anno Burgo aveva deciso di ridimensionare drasticamente gli organici, tagliando 153 posti. La vertenza era stata riequilibrata prima al ministero dello Sviluppo Economico, poi con una trattativa interna che sotto Natale aveva trasformato gli esuberi in contratti di solidarietà.

I segnali confortanti sono già recepiti in Abruzzo, dove un paio di settimane addietro la Regione ha concesso via libera alla riconversione dello stabilimento di Avezzano, che fino ad alcuni mesi fa era considerato vendibile. Anche Avezzano baserà il rilancio sul cartone. Ma anche l’ex Burgo di Mantova, passata alla trevigiana Pro-Gest di Bruno Zago, punta sugli imballaggi e ha comprato una super-macchina da 75 milioni che verrà costruita dalla finlandese Valmet. Insomma, il mercato cartario sembra riprendersi ma saranno i contenitori e non più le carte per l’editoria a trainare ricavi e profitti. Burgo presenterà i conti 2015 in giugno e si capirà allora se la cura imposta dai partner bancari ha sortito effetti benefici.
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