La Regione stoppa il raddoppio di Tiare

Altolà alla richiesta della società Fogliata di Brescia, indagata per bancarotta e reati tributari, di un’ulteriore espansione
Il Tiare di Villesse
Il Tiare di Villesse

GORIZIA. Stop all’espansione del Parco commerciale di Villesse. O meglio: è stata salvaguardata (non poteva essere diversamente) la possibilità di allargare la superficie di vendita dagli attuali 55mila a 72mila metri quadrati perché l’autorizzazione risale ancora alla giunta Tondo ma è stata, invece, cassata un’ulteriore richiesta di raddoppio dell’area espositiva.

A deciderlo la giunta regionale. Su proposta dell’assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, l’amministrazione Serracchiani ha infatti confermato l’esecutività del nuovo Piano regolatore del Comune di Villesse che ha recepito le riserve vincolanti della Regione stessa, risalenti al maggio 2014 e alle quali “Il Piccolo” dedicò un ampio servizio proprio 10 mesi fa. In altre parole, si è deciso di “stralciare” dalle proposte di modifica del Piano struttura le direttrici di espansione dell’ambito del Parco commerciale per il rispetto delle scelte e degli impegni assunti in sede di Accordo di programma nel 2006 e della sua successiva modifica del 2011 tra la Regione, i Comuni di Villesse e Romans d’Isonzo e gli imprenditori privati.

Ogni previsione di pianificazione relativa a possibili sviluppi del Parco commerciale dovrà essere sostenuta da una «valutazione complessiva degli effetti di tipo ambientale-paesaggistico e viabilistico che tali scelte potrebbero determinare rispetto ai contenuti dell’Accordo di programma». Ecco perché soltanto in tale sede, previa verifica delle possibili ricadute, andranno eventualmente riviste le previsioni e rinegoziati gli impegni reciproci assunti da tutti i firmatari dell’accordo stesso. «A fronte della notevole superficie di vendita attuale - spiega l’assessore Santoro - abbiamo ritenuto, attraverso gli strumenti di controllo e verifica che abbiamo a disposizione, di dare un chiaro segnale verso il contenimento del consumo di suolo in attesa del Piano paesaggistico regionale che potrà poi porre in essere tutte le condizioni per l’utilizzo delle innumerevoli zone industriali e commerciali già previste nei Piani regolatori dei nostri Comuni e iniziare un vero percorso che porti al recupero delle sempre più frequenti aree dismesse».

Insomma, basta costruire soltanto per il gusto di farlo. Peraltro, a richiedere l’allargamento della superficie di vendita non è stato Tiare Shopping o Inter Ikea Centre Group. A confermarlo l’ufficio stampa: «L’operazione è di carattere immobiliare. La richiesta arriva direttamente dal Gruppo Fogliata», ovvero quello indagato per bancarotta fraudolenta, ricorso abusivo al credito e false comunicazioni sociali e che si è visto sequestrare preventivamente beni per un valore complessivo di 26 milioni di euro.

Ricapitolando, «il Parco commerciale - spiega il vicesindaco reggente di Villesse, Igor Turco - potrà svilupparsi per ulteriori 17mila metri quadrati nell’area verso l’asse autostradale. Non potrà, invece, raddoppiare la sua superficie vicino al cavalcavia. Che dire? Il contesto economico internazionale non è favorevole a un’espansione di questo tipo. Era giusto dire “no”». Ed è la stessa osservazione che fa anche il sindaco di Romans d’Isonzo Davide Furlan.

«Ritengo che in questo momento non ci siano le condizioni per poter dare il via libera a un simile programma. Ulteriori ampliamenti non possono essere autorizzati a cuor leggero, considerato anche il “peso” che la grande distribuzione già oggi ha in Friuli Venezia Giulia», conclude con grande chiarezza l’assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo