La Regione snobbala legge sulla trasparenza
La Regione Friuli Venezia Giulia “snobba” la legge sulla trasparenza del ministro Renato Brunetta. Non ha ancora predisposto nel proprio sito internet una sezione “trasparenza”. Nomi dei dirigenti, recapiti telefonici e di e-mail, stipendi, nonché i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale restano riservati
Andrea Garlatti
TRIESTE
- La Regione “snobba” la legge sulla trasparenza voluta dal ministro Renato Brunetta. Forte della sua specialità, il Friuli Venezia Giulia non ha ancora una sezione “trasparenza” sul sito Internet in cui compaiano, come vuole la legge, nomi di dirigenti, recapiti telefonici ed e-mail, stipendi, tassi di assenza e maggiore presenza dei dipendenti distinti per uffici di livello dirigenziale. Ma la mancanza, afferma l’assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, non indica contrarietà alla norma. Anzi: «Quando approveremo la riforma del pubblico impiego prevedremo un’area apposita sulla trasparenza che riguarderà tutto il personale». I mesi, però, passano. Tutte le Regioni - tranne Trentino Alto Adige e, in parte, Sicilia - sono ormai in regola. E il ministero avverte: «La norma va applicata».
LA NORMA
A disciplinate l’obbligo di istituire una sezione trasparenza è l’articolo 21 della legge 69 del 2009. Pungolatore degli enti pubblici è naturalmente Brunetta che della trasparenza amministrativa ha fatto una bandiera. All’unico, ma preciso, articolo di legge, il ministro ha aggiunto una circolare dettagliata che ha raggiunto tutti gli uffici pubblici indicando punto per punto come rispettare la legge. «La pubblicazione sul sito internet – recitava la circolare del 17 luglio scorso – dovrà avvenire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro il corrente mese di luglio».
LA REGIONE
A sei mesi di distanza ancora nulla sul sito della Regione. La circolare del ministro invita anche ad evidenziare sull’home page un nome “significativo”, tipo “operazione trasparenza” che sia di facile consultazione per gli utenti del web. Ma nella pagina della Regione non c’è nulla di tutto ciò per cui fatta eccezione per i recapiti e i nomi dei dirigenti – che si possono trovare sfogliando la sezione organigramma – le informazioni previste dalla legge non ci sono ancora.
I CONTATTI
In compenso c’è una sezione “trasparente” che ha un altro obiettivo: fornire contatti per le domande più frequenti. «La sezione sul sito ancora non c’è – ribadisce Garlatti - perchè provvederemo una volta approvata la riforma del pubblico impiego. Dipenderà dal Consiglio, ma credo che si tratti di una questione di qualche mese». Il ministero, però, fa sapere che ogni amministrazione «ha l’obbligo» di pubblicare le informazioni su dirigenti e tassi di assenza.
IN REGOLA
Anche se il termine di luglio 2009 non è stato rispettato da tutti, ad oggi la legge è stata recepita dai più importanti enti pubblici regionali. Hanno una sezione “trasparenza” o “operazione trasparenza”, facile da trovare, i siti dei comuni capoluogo, delle quattro Province, delle camere di commercio, delle aziende sanitarie e ospedaliere e perfino dell’Agenzia regionale della Sanità. Anche se l’agenzia è stata commissariata dalla Regione, ha provveduto ad adeguarsi ai dettami di Brunetta.
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