La Regione si dà al cinema e blinda i finanziamenti

Ok al regolamento che disciplina l’accesso ai contributi per dare certezze agli organizzatori di festival e premi
Un’immagine tratta dal corto “La Valigia” presentato allo ShorTs
Un’immagine tratta dal corto “La Valigia” presentato allo ShorTs

TRIESTE. Sempre più terra di cinema, il Friuli Venezia Giulia ospita un numero crescente di riprese. E la Regione, a dar man forte, vara il nuovo regolamento per la concessione di contributi per festival e premi cinematografici di interesse nazionale ed internazionale. Il documento, approvato negli ultimi giorni di dicembre dalla giunta, stabilisce i requisiti per l’ammissione al finanziamento triennale, le modalità di selezione e controllo. I tipi di eventi previsti sono due.

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Il primo è il festival cinematografico ovvero «la manifestazione culturale, caratterizzata dalle finalità di ricerca, originalità, promozione dei talenti e delle opere cinematografiche nazionali e internazionali, durante la quale tali opere sono presentate al pubblico».

Questi eventi devono durare almeno cinque giorni e non più di dodici, le proiezioni devono essere almeno 35, anche in orario antimeridiano. E il 75% delle opere proiettate devono essere anteprime. In alternativa devono consistere in riscoperte d’archivio, opere restaurate, rimasterizzate, digitalizzate, oppure proiettate in una versione diversa da quella che è già stata distribuita.

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La seconda categoria è il premio ovvero, regolamento alla mano, «la manifestazione culturale, diversa dal festival, consistente nella selezione di opere cinematografiche presentate al pubblico, di sceneggiature, di sceneggiature disegnate o di soggetti cinematografici, ai cui autori vengono attribuiti premi, anche in denaro, o sostegni finanziari per la formazione professionale e lo sviluppo, realizzazione e distribuzione dell’opera».

Al premio devono partecipare ad ogni concorso annuale almeno cinquanta tra opere cinematografiche, sceneggiature, sceneggiature disegnate e soggetti cinematografici. Alle premiazioni e alle presentazioni dei lavori premiati devono essere presenti soggetti facenti parte del cast artistico, tecnico o produttivo delle opere cinematografiche, sceneggiature, sceneggiature disegnate e soggetti cinematografici.

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Le domande di contributo saranno valutate da una commissione di valutazione nominata con decreto del direttore centrale competente in materia di cultura: sarà composta dal direttore stesso o da un suo delegato, con la funzione di presidente, dal direttore del servizio competente in materia di attività culturali o da un suo delegato, con la funzione di vice presidente, e da un dipendente della direzione cultura.

I festival e i premi che riusciranno a ottenere il finanziamento per un anno, nell’ottica di favorire una programmazione di più ampio respiro, avranno la possibilità di ottenerlo anche nei due anni successivi. Le spese in cui si potranno impiegare i fondi pubblici sono quelle direttamente collegabili all’organizzazione dell'evento, quali spese di viaggio, di vitto e di alloggio sostenute dal beneficiario a favore di soggetti determinati quali, a titolo esemplificativo, attori, registi, relatori, studiosi e artisti in genere, oltre alle paghe del personale, spese logistiche e di rappresentanza.

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Un momento della lavorazione filmica in via Donizetti (foto Bruni)

Il regolamento varato in giunta riporta in allegato le tabelle in base alle quali verranno giudicati gli eventi: la qualità del curriculum del direttore artistico, il numero delle opere, la capacità di attrarre investitori, il rilievo internazionale sono soltanto alcuni dei fattori di cui la commissione dovrà tenere conto nell’assegnazione dei fondi pubblici.

Le iniziative sul versante cinematografico non mancano. La più celebre è senza dubbio il Far East Festival di Udine, grazie al quale il capoluogo friulano è diventato una sorta di Mecca per il cinema orientale, venerata anche in Asia. Esistono poi però anche molte altre realtà, ognuna con una sua storia, come ad esempio il Premio Amidei a Gorizia, o il festival internazionale di corti International Shorts Film Festival di Trieste, più conosciuto come Maremetraggio. Grazie al nuovo regolamento queste realtà, e quelle che potrebbero nascere, avranno maggiori certezze sui finanziamenti regionali.

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