La Regione “rivede” lo sconto carburanti
TRIESTE Cambiano i parametri per lo sconto carburanti. A non poterne usufruire potrebbero pure essere i possessori di auto di lusso, fa sapere via comunicato Fabio Scoccimarro. Poco a poco verranno meno pure quelli che riguardano le vetture a gasolio. Ma, al telefono, l’assessore regionale all’Ambiente si fa più prudente: «Sono solo ipotesi di lavoro. Definiremo la nuova normativa dopo aver sentito le categorie».
Già mercoledì prossimo Manuel Rizzi, benzinaio di Gorizia che fa sapere di essere l’unico in città proprietario di un distributore, trasmetterà in assessorato le perplessità delle imprese. Scoccimarro parte innanzitutto da quello che c’è: «La sola delibera, al momento, è quella che conferma gli sconti per i residenti fino a fine anno». La giunta ha infatti deciso di prorogare per tre mesi, dal 1° ottobre al 31 dicembre, gli incentivi regionali per l’acquisto di benzina e gasolio per autotrazione in scadenza alla fine di settembre. Viene confermato il regime in vigore: nella Zona 1, la fascia a incentivo maggiorato riservata a comuni montani o parzialmente montani individuati come svantaggiati o parzialmente svantaggiati, il contributo totale ammonta a 21 centesimi di euro per litro di benzina e 14 centesimi per litro di gasolio; nella Zona 2, che raggruppa i comuni a contributo base, la riduzione del prezzo è pari a 14 centesimi per litro di benzina e a 9 centesimi sul gasolio.
Il resto, ripete Scoccimarro, sono al momento ipotesi. È in corso di valutazione, si legge in un comunicato di Palazzo, «un provvedimento che sancirà la riduzione delle agevolazioni sui carburanti per le automobili di lusso. Inoltre, dal 2019 vorremmo diminuire le agevolazioni per i veicoli alimentati a gasolio, la produzione dei quali dovrebbe essere sospesa nei prossimi anni».
I risparmi conseguenti, prosegue l’assessore, «verranno utilizzati per incrementare i fondi destinati ai contributi per l’acquisto di auto ecologiche, in particolare elettriche o ibride, così da favorire la riduzione dell’inquinamento e incentivare lo sviluppo di una mentalità ecologica». Mentre «non ci saranno invece modifiche delle agevolazioni basate sull’anno di immatricolazione dei veicoli, dato che la crisi economica ha contratto il potere di acquisto delle famiglie». Vale a dire che è tramontata la soluzione di penalizzare chi possiede un’auto di lungo corso, e quindi più inquinante, ma si trova nell’impossibilità di cambiarla. «Puntiamo invece a ridefinire la collaborazione con le Camere di commercio per la gestione dei servizi legati all’emissione della tessera digitale».
A Gorizia c’è chi mette comunque già le mani avanti. «Mosse del genere servono solo a portare altri clienti oltre il confine – sostiene Rizzi –. Se poi si pensa di penalizzare davvero chi ha macchine di lusso non si fa altro che colpire noi operatori, che perderemmo clienti che fanno molta benzina». L’imprenditore, in attesa dell’incontro con Scoccimarro, ricorda i numeri: «Nel 2008 i distributori in città a Gorizia erano 15 e vendevamo 48 milioni di litri. Ora siamo 11 e i milioni di litri sono scesi a 4». —
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