La Regione ritarda i rimborsi: l’ira dei benzinai
Quei rimborsi sono essenziali per far quadrare i conti. O meglio: è essenziale che siano tempestivi. Ci riferiamo ai soldi che la Regione, normalmente con frequenza bisettimanale, versa ai benzinai isontini. Soldi che equivalgono agli sconti del contigente regionale.
Insomma, succede così: il benzinaio acquista dal proprio fornitore un certo quantitativo di carburante a prezzo pieno, nazionale. Poi, interviene due volte alla settimana la Regione che elargisce ai gestori delle stazioni di servizio l’equivalente dello sconto previsto dalla tessera regionale. Questo accade normalmente ma i gestori delle stazioni di servizio hanno trovato sotto l’albero un regalo sgradito: il problema nasce dal fatto che la Regione ha deciso di dilatare a dismisura i pagamenti in quest’ultimo scorcio di 2014 e all’inizio del 2015. Peraltro, i benzinai l’hanno scoperto leggendo lo scontrino emesso dai Pos che riproduciamo in alto e recita così: «Si avvisa che i prossimi rimborsi sono previsti: martedì 23/12/2014 e venerdì 09/01/2015. In seguito riprenderanno regolarmente con frequenza bisettimanale».
Apriti cielo! Il primo a fare la voce grossa è Roberto Ponzalli, capogruppo Figisc di Confcommercio Gorizia. «Siamo già con l’acqua alla gola e la Regione che fa? Dilata i pagamenti e noi anticipiamo i soldi. È pazzesco. Si tratta di anticipare una cifra variabile dai 5mila ai 6mila euro: una somma spropositata per attività che sono rimangono in piedi per miracolo. La Regione faccia qualcosa e ci conceda almeno un anticipo».
Con un diavolo per capello anche Manuel Rizzi, benzinaio di via Lungo Isonzo Argentina. «Sono rimasto basito di fronte alla comunicazione della Regione. È vergognoso: noi lavoriamo durante le feste, questi vanno in vacanza e non ci danno i “nostri” soldi. È la dimostrazione che non c’è alcuna sensibilità nei nostri confronti». Ricordiamo che per i Comuni della cosiddetta “Zona 1” il contributo totale ammonta a 21 centesimi per la benzina e a 14 centesimi per l’acquisto del gasolio. Per i Comuni della “Zona 2”, il contributo è di 14 centesimi per la benzina e 9 per il gasolio.
Sullo sfondo, i dati relativi alla continua emorragia delle vendite. Rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno, i benzinai goriziani hanno complessivamente erogato in provincia un milione di litri di carburante in meno. Secondo i dati forniti dall’Assessorato regionale all’Ambiente, elaborati da Insiel sui report dell’ufficio Zona franca della Camera di Commercio di Gorizia, sono stati erogati sino ad oggi 13.878.194 litri di benzina verde e 11.143.146 litri di gasolio. Il mese più positivo è stato luglio, con oltre 2,3 milioni di litri di senza piombo e 1,3 milioni di litri di diesel venduti dalle pompe di benzina dell’Isontino, mentre la curva delle vendite ha toccato il minimo a febbraio, con neppure 3 milioni di litri complessivamente erogati tra verde e gasolio. Ma entriamo nello specifico: nell’area di contribuzione 2, quella che gode di uno sconto minore, le vendite continuano a decrescere: i distributori dei comuni di Moraro, Farra, Gradisca e Mariano hanno erogato complessivamente 1,2 milioni di litri di benzina senza piombo e appena 263 mila litri di diesel, a ulteriore riprova che pure nei comuni della Destra Isonzo, lasciati fuori dalla fascia di contribuzione più ampia, prosegue incessante il pendolarismo del pieno.
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