La Regione ristruttura il palazzo di via Carducci

I lavori prevedono un rifacimento degli spazi interni per quasi tre milioni di spesa L’assessore Santoro: «Sono funzionali alla razionalizzazione degli uffici triestini»
Di Furio Baldassi
Palazzo della Regione in Via Giosuè Carducci 6 a Trieste, angolo Via del Coroneo - Foto scattata il 3 agosto 2005
Palazzo della Regione in Via Giosuè Carducci 6 a Trieste, angolo Via del Coroneo - Foto scattata il 3 agosto 2005

Cambierà volto, almeno internamente, lo storico palazzo di via Carducci che aveva ospitato per decenni la sede della presidenza della Regione, fino al trasloco nel non meno prestigioso ex palazzo del Lloyd Triestino in piazza dell’Unità d’Italia.

Quella che fu la sede istituzionale della lunga stagione politica della cosiddetta Prima Repubblica sarà oggetto di accurati lavori di ristrutturazione dopo anni in cui, se non l’abbandono, l’immutabilità teneva banco nei vari ambienti.

L’opera di ristrutturazione è partita formalmente con la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori per un importo di 2.738.536,84 euro (al netto dell’Iva) per il restauro straordinario del bene immobile, che è anche sottoposto a tutela. La cifra è comprensiva anche del rifacimento di tutti gli impianti elettrici.

Come è stato precisato dalla stessa Regione il termine per la presentazione dell’offerta scadrà l’8 febbraio 2016 mentre la prima seduta pubblica è fissata per il giorno successivo. Il bando prevede l’aggiudicazione mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con un massimo di 80 punti per la proposta tecnica e di 20 punti per quella economica. E sarà interessante vedere fino a che punto le opere intaccheranno l’assetto interno di quello che, fino agli anni ’90, erano il cuore pulsante dell’amministrazione, con macchine blu a ingorgare il cortile interno e assessori sfreccianti in ogni angolo.

«Con questo importante appalto la Regione potrà tornare a disporre di un edificio storico nel cuore del capoluogo regionale, funzionale alla riorganizzazione e razionalizzazione degli uffici triestini», commenta l’assessore regionale all’Edilizia e Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, precisando che «tutto è stato predisposto affinchè il cantiere abbia il minor impatto possibile sulla città: nel bando sono previsti premi alla modalità organizzativa dell’impresa che riduca l’inquinamento acustico, l’impatto logistico, lo stoccaggio materiali e l’impatto viabilistico, oltre al contenimento dei tempi di esecuzione».

Il palazzo è un edificio storico all’angolo tra le vie Carducci e del Coroneo. È alto sei piani, cui si aggiungono la soffitta e il seminterrato, e è stato costruito durante gli anni Venti, quando l’area fu oggetto di un rinnovamento urbanistico che interessò ampie zone della città. L’immobile è stato acquistato dalla Regione nel 1969, per un’intuizione dell’allora presidente della Giunta regionale, Alfredo Berzanti, che se lo fece cedere dall’Inps, trasformandolo nella sede della Presidenza.

Qui per anni ospitò le sedute dell’esecutivo e tutte le attività istituzionali peculiari dell’ente, comprese le visite ufficiali di autorità e delegazioni sia nazionali che straniere. L’immobile continuò ad essere la sede della presidenza fino al 1991, quando la Regione, all’epoca guidata da Adriano Biasutti, decise di acquistare il prestigioso edificio del Lloyd Triestino di Navigazione in piazza Unità d’Italia, per farne la sede di rappresentanza definitiva. Ci fu anche un ritorno, in via Carducci, per ulteriori cinque anni, tra il 2003 e il 2008, ai tempi di Riccardo Illy, quando il palazzo fu nuovamente occupato dalla Presidenza per consentire radicali interventi di ristrutturazione proprio dello storico palazzo di piazza Unità.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo