La Regione mette a dieta Fvg Strade

La scure della spending review colpisce la spa. Imposti tagli del 10% ai finanziamenti ordinari e razionalizzazione delle sedi

TRIESTE. La spending review non risparmia neanche Fvg Strade. Nell’ottica del taglio delle spese, la società che gestisce la viabilità regionale si prepara a tirare la cinghia e a risparmiare pure sulle sedi, abbandonando gli attuali edifici in affitto per sistemarsi in altre sedi di proprietà della Regione. La giunta regionale ha infatti dettato le linee per il contenimento della spesa «nella gestione ordinaria della Società Friuli Venezia Giulia Strade a partire da un contenimento del 10 per cento delle spese di funzionamento», come recita una nota dell’amministrazione regionale.

Una politica di risparmio dovuta in primis alla riduzione delle risorse stanziate dalla stessa Regione nei confronti della società che gestisce le strade ordinarie del Friuli Venezia Giulia. Per il 2014, infatti, la giunta, su proposta dell'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, ha deliberato, in sede di legge Finanziaria, il trasferimento a Fvg Strade di risorse per 9 milioni di euro, quale contributo in conto esercizio a copertura delle spese di funzionamento, vale a dire 1 milione in meno rispetto al trasferimento dell'anno precedente, che ammontava per l’appunto a una decina di milioni; e qualora le risorse non fossero sufficienti a coprire le spese di funzionamento della società (in particolare il costo per il personale), la delibera approvata dall’esecutivo regionale dispone che le spese eccedenti non verranno integrate dalla Regione ma «saranno coperte con fondi propri» di Fvg Strade.

«Con la medesima finalità di ridurre i costi connessi alla spesa corrente - è scritto ancora nella nota della Regione - la giunta ha dato disposizione alla società di verificare la disponibilità di immobili di proprietà della Regione dove trasferire le sedi di Trieste e Udine. Attualmente, infatti, Fvg Strade opera in due sedi, una in via Mazzini a Trieste e una in via Rosta a Udine, entrambe in affitto con costi per le casse societarie che nel 2013 hanno raggiunto i 234.754,21 euro, a cui si sono aggiunti 27.090 euro per costi relativi ai parcheggi dei mezzi di servizio in dotazione alla Società».

La delibera approvata dalla giunta precisa che entro due mesi Fvg Strade, con il Servizio gestione immobiliare della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie, deve verificare la disponibilità di immobili di proprietà della Regione da adibire a sedi di Trieste e Udine. Contestualmente l’amministrazione regionale chiede alla società «di individuare nelle case cantoniere o altri spazi similari in proprietà, un’appropriata dislocazione per i dipendenti e i mezzi del Centro di Manutenzione di Trieste», sempre nell’ottica di un contenimento dei costi, evitando quindi di pagare affitti laddove non sia strettamente necessario.

«Mi sembra un indirizzo di buon senso ancor prima che di contenimento della spesa - afferma l’assessore Santoro - dal momento che spazi idonei di proprietà sono senz'altro disponibili e sarebbe un doppio spreco spendere denaro in affitti e lasciare inutilizzati altri immobili. Il contenimento della spesa è una linea di indirizzo che riguarda tutta l'amministrazione regionale e che quindi non poteva non estendersi anche alle partecipate».

Il presidente di Fvg Strade, l’avvocato udinese Roberto Paviotti, ricorda come il problema delle sedi «sia stato segnalato e condiviso immediatamente con l’amministrazione regionale. In particolare la sede di via Mazzini a Trieste è infelice, soprattutto per quanto concerne la disponibilità di parcheggio, e costosa». La proposta di soluzioni alternative in edifici di proprietà della Regione (o eventualmente di Autovie Venete), secondo Paviotti, spetta in primis alla stessa amministrazione regionale: «Attendiamo dalla Direzione del patrimonio possibili soluzioni interne che possano accogliere i nostri uffici senza dover ricorrere a sedi esterne e costi evitabili».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo