La Regione Fvg paga il conto delle scuole superiori
TRIESTE La Regione è pronta a finanziare i lavori di ristrutturazione delle scuole superiori di Trieste, passate sotto il cappello del Comune dopo la chiusura della Provincia. La somma degli interventi necessari per mettere in sesto gli istituti si aggira attorno ai 20 milioni: fondi che il Municipio, da solo, farebbe fatica a pescare dal proprio bilancio. Ma la giunta Serracchiani, per voce dell’assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, promette il proprio sostegno per far fronte alle spese.
«Abbiamo in piedi una programmazione ad hoc per coordinare i fondi regionali, nazionali ed europei - precisa Santoro - quindi saranno disponibili tutte le fonti di finanziamento. Naturalmente servono dei progetti definiti, in modo da attuare la cantierabilità delle strutture. Da questo punto di vista, va detto, siamo stati molto premiati dal governo. Lo Stato comunque prevede dei criteri, ad esempio se si tratta di progetti esecutivi, di completamenti o di adeguamenti energetici. Per quanto riguarda quest’anno - puntualizza l’assessore - come Regione abbiamo stabilito un indirizzo generale preciso: il 50% delle risorse assegnate dal governo alle scuole potrà essere destinato proprio alle superiori, purché ci sia un progetto definitivo».
L'operazione a cui fa riferimento Santoro è contenuta in una delibera della giunta. Servono 20 milioni di investimenti, dunque, per rimettere in sesto gli istituti triestini, stando alle stime della Provincia. Urgono lavori nella succursale del liceo classico Petrarca in largo Sonnino, ad esempio, che necessita di interventi alla facciata, ai corridoi e alle scale. Nell’elenco pure l’ex Volta, in via Battisti, oggi sede distaccata del liceo scientifico Galilei e di alcune classi dell’istituto tecnico industriale di lingua slovena Stefan. Ci sono ancora il pianoterra e il primo piano da sistemare. Ecco poi l’edificio di piazzale Canestrini, a San Giovanni, l’ex Stefan, da rifare interamente. I lavori, lì, saranno completati il prossimo anno scolastico. Ma anche la succursale dell’ex Carducci di via Corsi, che ha subìto recentemente un intervento alle finestre e agli ambienti interni, attende lavori alle facciate.
La lista prosegue con l’istituto tecnico Max Fabiani, il liceo artistico Nordio e il Nautico-Galvani. «I lavori finanziabili - precisa Santoro - dipendono dallo stato di avanzamento dei singoli progetti. Noi, ripeto, riserviamo il 50% dei fondi nazionali per le scuole proprio per le superiori. Trieste partecipa alla programmazione: man mano che saranno pronti i progetti, gli interventi entreranno nel novero dei cantieri finanziabili. La Regione continuerà a fare da regia per assegnare i contributi».
Ma il Comune, che sta assumendo la gestione degli istituti, mette le mani avanti: «Noi in realtà non sappiamo con esattezza quanti soldi ci vogliono - commenta l’assessore all’Istruzione Angela Brandi - perché finora disponiamo soltanto del monitoraggio della Provincia. Serve un’indagine più approfondita. Prima di avanzare una richiesta formale alla Regione dobbiamo aggiornare l’elenco dei lavori con una ricognizione attendibile delle necessità. Noi comunque cercheremo di ottenere quanti più fondi possibili, anche se non credo che arriveranno tutti. Staremo a vedere».
Formalmente il Municipio prenderà in carico la gestione delle superiori a partire da giugno. Gli immobili sono invece già passati nelle competenze del Comune. «In questo momento - evidenzia Paolo Viola, il commissario liquidatore della Provincia - sono già avvenuti due passaggi importanti: è stato sottoscritto un piano di subentro ed è stata approvata la delibera di giunta regionale che ha trasferito le funzioni dalla Provincia all’Unione giuliana. Oggi come oggi è questa la previsione normativa. Ma dal punto di vista operativo la Provincia sta ancora continuando a pagare le utenze, cioè acqua, luce e gas». Da giugno, come ha confermato Brandi, il Comune assumerà l’amministrazione diretta degli istituti.
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