La Regione Fvg boccia lo “spezzatino” Revas
TRIESTE La Regione ha fatto una chiara scelta di campo: preferisce che il futuro della Revas venga affidato a un compratore/affittuario propenso a salvaguardare l’unità dell’azienda. Sergio Bolzonello, “vicario” della Serracchiani e assessore alle Attività produttive, lo ha detto esplicitamente al termine dell’incontro di ieri pomeriggio in via Trento: parola d’ordine è «garantire un quadro unitario nell’ambito di un’attività dalle indubbie potenzialità».
Insomma, gli “spezzatini” non sono graditi. E lo ha detto, tra le 15.30 e le 16.30, negli uffici di via Trento sia davanti alla delegazione dei metalmeccanici Fiom Cgil (Sasha Colautti, Stefano Borini, rsu) che alla cortese attenzione di Confindustria Venezia Giulia, ivi rappresentata dal direttore Paolo Battilana. Anche l’assessorato al Lavoro è stato coinvolto nella riunione, che si è svolta a meno di una settimana dall’importante appuntamento di martedì 29 settembre, quando il giudice relatore Riccardo Merluzzi riaprirà il faldone Revas e verificherà se i difensori dell’azienda avranno recato proposte concrete per proseguire l’attività della Revas.
La Regione, per il tramite di Bolzonello, ha inoltre assicurato che la procedura di acquisto/affitto verrà monitorata e accompagnata dalle strutture istituzionali, fino al momento in cui l’operazione sarà chiusa e suggellata dall’intesa con il sindacato. E non sarebbe stato escluso - secondo i partecipanti all’incontro - il ricorso al Frie per eventuali finanziamenti di competenza. L’opzione verterebbe quindi su un progetto di rilancio complessivo, tale da contenere la parte meccanica e la carpenteria. Era più o meno quanto la Fiom si attendeva di sentire e Colautti si è limitato a richiedere a Bolzonello lo stesso entusiasmo dimostrato nella soluzione della vicenda Alcatel-Flextronics.
Il lungo pomeriggio della Fiom è proseguito in via Caboto, a base di un confronto con il vertice aziendale. «Stiamo lavorando - ha riferito l’avvocato Giulio Quarantotto a mò di portavoce - per stringere, tra venerdì e lunedì prossimi, su impegni scritti da parte delle imprese interessate a rilevare Revas». Pur non sbilanciandosi sui nomi delle candidate («per rispetto nei confronti del magistrato»), Quarantotto ha chiarito che si tratta di «solide aziende regionali».
Prima dell’udienza del 29 avanti il giudice fallimentare, la Fiom, che è di fatto l’unico sindacato presente in Revas, convocherà un’assemblea dei 130 dipendenti. Anche se l’azienda vorrebbe evitare ulteriori manifestazioni esterne (come quella di giovedì 17) nel timore che i potenziali acquirenti non gradiscano queste forme di réclame, è probabile che Fiom ritenga di attrarre ancora l’attenzione della pubblica opinione sulle incerte prospettive della Revas, che in questo momento rappresenta la più preoccupante vertenza sul fronte metalmeccanico triestino.
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