La regione delle mamme: il Fvg torna a fare figli
TRIESTE Il residente in Friuli Venezia Giulia? Ha ripreso ad avere figli, fuma di meno ma ha perso leggermente speranza di vita, non si vaccina come faceva nei primi anni Duemila, fa più sport che non nel resto d'Italia (uno su tre è comunque in sovrappeso, uno su dieci arriva all'obesità) ma consuma più farmaci, pure gli antidepressivi. Statistiche e considerazioni emergono dal consueto Rapporto Osservasalute, 14.a edizione, presentato ieri a Roma al Policlinico Gemelli.
Regione vecchia il Fvg, si sa. Seconda solo alla Liguria per età media (alta) della popolazione. Conforta dunque che il trend del tasso di fecondità venga ribadito. Siamo ancora sotto il cosiddetto livello di sostituzione (2,1 figli per donna) che garantirebbe il ricambio generazionale (in regione, al pari del livello nazionale, ci si ferma a 1,38). Ma nell'arco temporale che parte dal 2002 - pur se dal 2010 i valori diminuiscono lievemente, con qualche minima oscillazione in controtendenza - il tasso di fecondità, in cui contano ovviamente gli immigrati, è aumentato del 23,2% contro il +7,9% italiano: un valore inferiore solo al +24,2% della Val d'Aosta.
Il dossier analizza quindi il dato della speranza di vita alla nascita, che nel 2015 in Fvg è pari a 79,9 anni per gli uomini e a 85 anni per le donne (valore nazionale uomini 80,1 anni, donne 84,6 anni). Il vantaggio femminile in termini di sopravvivenza è ancora netto, ma il divario continua a ridursi. Nel periodo 2002-2015 si osserva infatti per il genere maschile un aumento di 4,2 anni (+2,5 anni invece per le donne). Nel 2015, peraltro, i valori sono in diminuzione rispetto all'anno precedente per entrambi i generi, sia a livello regionale che nazionale (in Italia il valore del 2015 risulta essere il primo in diminuzione dal 2002 per gli uomini e dal 2005 per le donne). Quanto al tasso di mortalità, il 2014 ha toccato in Fvg 105,8 per 10.000 per gli uomini e 66,4 per 10.000 per le donne (valore nazionale uomini 107,8, donne 69,8). Nell'intervallo temporale 2003-2014, in particolare, gli uomini fanno segnare una riduzione del 28,9% (-23,8% del valore nazionale) e le donne una diminuzione del 22,1% (-2,6% valore nazionale).
Su questa fotografia incidono naturalmente gli stili di vita. A partire dalle cattive abitudini. Nel 2015 la quota di fumatori tra la popolazione Fvg over 14 è pari a 18,5% (valore nazionale 19,6%). Poco meno di un abitante su cinque ha dunque la sigaretta in bocca. Considerando il periodo 2007-2015, pur in un andamento altalenante, il calo è significativo: siamo a un -11,9%. Anche a livello nazionale si osserva un trend complessivamente decrescente (-11,3%), ma in aumento dello 0,5% tra il 2014 e il 2015. Per stare bene, e vivere di più, è anche raccomandato dimagrire. La presenza di over 18 in sovrappeso in regione nel 2015 è invece non irrilevante (32,6%), ma resta inferiore al 35,6% nazionale. Analogamente al dato Italia, in Fvg nell'ultimo anno si riscontra una diminuzione del -5,2% , mentre nell'arco 2005-2015 si scende del 10,4% (a fronte del +1,7% nazionale).
Ci sono poi gli obesi. Lo è un friulgiuliano su 10 (9,8% come nel resto d'Italia), con andamento oscillante (9,3-11,8%) dal 2005 al 2015, periodo in cui in Fvg si registra una diminuzione del 5,8% (valore nazionale -1,0%). Quasi una persona su tre (29,8%) dichiara inoltre di non praticare sport: molto meno che in Italia, dove siamo al 39,9%. Sempre tra il 2005 e il 2015 si registra però un aumento del 18,3% (+0,3% nel Paese).
Il focus di Osservasalute riguarda anche la prevenzione. La copertura vaccinale antinfluenzale nella popolazione di età 65 anni e oltre è pari, nella stagione 2015-2016, a 51,1% (valore nazionale 49,9%). Nel periodo 1999-2000/2015-2016 il valore massimo si è registrato nel 2004-2005 (oltre il 70%), quello minimo (50%) nel 2009-2010. Considerando l'intero periodo temporale, in Fvg si registra comunque un decremento pari a -19,5% (valore nazionale +22,6%).
Tra gli altri dati ci sono quelli sui farmaci antidepressivi, usati ogni giorno da 33,4 residenti su 1.000 (39,6 in Italia), con un incremento del 57,2% dal 2004 al 2015. Il consumo di ogni tipo di farmaci: 1.067 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti (1.115 in Italia), +71,5% dal 2001 al 2015. I parti con taglio cesareo: 24,2% contro il 35,4% nazionale nel 2015. Il peso economico: sempre nel 2015 la spesa sanitaria pro capite è di 1.898 euro (1.838 in Italia), -5,2% dal 2010. Infine, l'assistenza ospedaliera: la percentuale di pazienti con più di 65 anni operati entro 2 giorni per frattura del collo del femore è, nel 2015, pari a 76,9% (valore nazionale 59,2%).
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