La Regione chiede un freno alle aperture domenicali e festive

Il vicepresidente Bolzonello propone alla Conferenza di superare la logica della liberalizzazione generalizzata, con chiusure obbligatorie
Lasorte Trieste 29/05/11 - Cento Commerciale Torri d'Europa
Lasorte Trieste 29/05/11 - Cento Commerciale Torri d'Europa

Una richiesta alla Conferenza delle Regioni per arrivare a una «modifica sostanziale» delle norme che regolano gli orari degli esercizi commerciali, superando la logica della liberalizzazione generalizzata delle aperture domenicali e festive e introducendo chiusure obbligatorie in occasione delle ricorrenze nazionali, è stata avanzata dal vicepresidente e assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello. In una lettera ai suoi colleghi omologhi e al coordinatore della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni, Bolzonello chiede che il tema venga posto all'ordine del giorno della prossima riunione. Lo scopo della richiesta, con la quale si attua un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale del Fvg, è quello di definire alcuni «elementi essenziali e largamente condivisi» come base per far adottare, su iniziativa delle Regioni, una nuova disciplina nazionale. «Mi pare opportuno - afferma Bolzonello - che le Regioni assumano un'iniziativa comune e condivisa per promuovere, sollecitare e possibilmente indirizzare l'azione legislativa del Parlamento e del Governo nazionale che porti a forme di regolazione del settore». Tra gli strumenti indicati, una proposta di legge nazionale, di iniziativa regionale; un'intesa in sede di Conferenza unificata per definire un percorso attuativo assieme al ministero; l'elaborazione di un documento tecnico che contenga gli elementi essenziali della disciplina, individuando criteri di applicazione omogenei su tutto il territorio nazionale e allo stesso tempo i livelli istituzionali coinvolti. Oltre alla chiusura obbligatoria in occasione delle festività nazionali, si suggerisce di aggiungere ulteriori quattro o più domeniche all'anno, a scelta dell'esercente, previa comunicazione al Comune, oppure fissate in maniera unitaria dal sindaco.

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