La Regione avverte Roma: «Tetto di 1800 immigrati»

Torrenti: «È il numero massimo che possiamo accogliere. E l’abbiamo raggiunto». Sì in commissione al piano da 2,3 milioni ma Forza Italia e Lega vanno all’attacco
Profughi africani accolti in regione (Foto di archivio)
Profughi africani accolti in regione (Foto di archivio)

In caso di ulteriori tensioni internazionali e di nuovi arrivi in Italia, il Friuli Venezia Giulia non è in grado di ospitare altri richiedenti asilo e rifugiati. Nel giorno in cui il Programma immigrati della giunta Serracchiani incassa il via libera della quarta commissione del Consiglio, seppur tra le polemiche, il centrosinistra manda un chiaro altolà al governo fissando un limite. Il tetto, stando ai dati forniti dall’assessore Gianni Torrenti, si aggira tra le 1.600 e le 1.800 unità. Cioè quanti sono già presenti in questo periodo in regione, ospitati nei quaranta comuni del Friuli Venezia Giulia che hanno messo a disposizione le proprie strutture.

Oltre a questa soglia non si andrà, anche davanti a una nuova impennata dei flussi in Italia. Un aumento già registrato nei mesi scorsi di piena emergenza e che aveva costretto la Regione a correre ai ripari organizzando una capillare rete di accoglienza con Prefetture ed enti locali. «Noi ci siamo attrezzati per poter dare una risposta più o meno su quanto ci risultava fino a qualche settimana fa (tra i 1.600 e i 1.800, ndr) – spiega l’assessore Gianni Torrenti – riteniamo che su quei numeri possiamo essere tranquilli, che sono sufficienti. Dobbiamo distribuirli meglio, in modo più stabile e senza criticità. Qualcosa in più rispetto a questi giorni, visto che il totale è sceso leggermente, si può anche raggiungere ma non oltre i 1.800. Riteniamo però che anche in caso di un incremento di profughi verso l’Italia a noi non dovrebbero arrivare numeri maggiori. Almeno questa è la previsione del ministero».

Migranti in aumento, piano da 2 milioni
Alcuni dei profughi ospitati a Gorizia in una foto di qualche mese fa

Per la gestione degli stranieri la Regione ha assegnato, complessivamente, uno stanziamento di quasi 2,3 milioni di euro, somma che sarà investita per l’integrazione scolastica, l’alfabetizzazione, la mediazione linguistica, l’ospitalità temporanea, i servizi per l’emergenza abitativa e il sostegno ai Comuni che hanno aperto le porte. Un piano che non trova d’accordo il centrodestra. Rodolfo Ziberna di Fi è critico: «Su quasi 108mila stranieri residenti in Friuli Venezia Giulia, 53mila hanno un’occupazione lavorativa, perciò in proporzione in misura superiore agli italiani se consideriamo anche che le famiglie degli stranieri hanno generalmente un maggior numero di componenti. Certa sinistra – insiste il consigliere – continua ad affermare che si tratta di lavori che gli italiani non vogliono svolgere. È ora di dire basta a questa propaganda che mette al centro solo gli stranieri».

Ancora più dura la presa di posizione della Lega, che non digerisce i 2,3 milioni di euro stanziati dalla giunta. «Non sono euro – attacca il segretario provinciale Pierpaolo Roberti – ma veri e propri schiaffi in faccia a tutti quei triestini e friulani che ogni giorno combattono contro una crisi devastante. A quelli costretti alla continua ricerca di un lavoro, a coloro i quali devono pagare tariffe sempre più alte per ottenere in cambio servizi sempre più scadenti». Il Pd ribatte con Franco Codega: «Abbiamo allocato risorse per immigrati regolarmente presenti sul territorio. Noi stiamo replicando il programma annuale, che è sostanzialmente identico a quello della giunta Tondo di cui la Lega faceva parte».

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