La Regione accelera sui lavori a Cattinara
Una sanità a tutto Tondo. Finalmente. Alla fine il governatore della Regione, chiamato in causa da tutti, non ha potuto sottrarsi al dibattito sulla riqualificazione attesa dell’ospedale triestino di Cattinara. Renzo Tondo, titolare fino a poco tempo fa anche della delega della Sanità (ora affidata al vice Luca Ciriani), alla fine ha preso un impegno, almeno a parole, in merito all’ospedale triestino. Siamo sempre ai preliminari (nel senso di progetti), ma è già un passo avanti. «Sul tema degli investimenti nella Sanità regionale - dichiara il governatore - ogni polemica che contrapponga Trieste a Pordenone non ha basi di fatto. L’obiettivo è quello di allineare i progetti strategici per il territorio, come quello di Cattinara, affinché lo Stato riconosca gli impegni presi in sede di accordo Stato regione».
Tolta di mezzo la querelle campanilistica, arriva l’impegno per Trieste. «Ritengo quindi che quello di passare alla redazione del progetto preliminare - scrive Tondo - rappresenti un passaggio fondamentale per la realizzazione di un’opera altamente strategica per la sanità triestina». Altamente strategica. E non solo per le due torri. Da memorizzare.
La notizia attesa arriva subito dopo l’inchiesta del Piccolo sul degrado dell’ospedale triestino. Una coincidenza. Ovvio. Miracoli a mezzo stampa. «Sulla riqualificazione dell’ospedale di Cattinara la Regione - conferma Sandra Savino, assessore regionale al Bilancio e alla Progettazione - intende procedere, attraverso una prossima delibera di giunta, all’autorizzazione da rilasciare alle due Azienda ospedaliere, la ospedaliero universitaria e quella del Burlo, finalizzata al bando della la procedura di gara per l’individuazione di un progettista. Un passaggio importante, che determina in maniera oggettiva l’intendimento della Regione di procedere all’avvio dei lavori». Le parole dell’assessore confermano l’impegno dell’amministrazione regionale in merito all’esecuzione dell’opera che riguarda la principale struttura sanitaria triestina. «In questi giorni – spiega l’assessore Savino – c’è chi ha speculato politicamente su una contrapposizione fra la realizzazione dell’ospedale di Pordenone e i lavori di ristrutturazione di Cattinara, non considerando che entrambi i progetti sono inseriti nel finanziamento previsto dall’accordo Stato Regione. Si tratta in realtà di due situazioni che in parte differiscono fra di esse, perché mentre a Pordenone c’è già un progetto preliminare che può esser messo in gara, ma manca l’accordo di programma con gli enti locali, a Trieste la situazione è opposta, essendo stato da tempo sottoscritto l’accordo di programma mentre sul piano progettuale l’iter era ancora sospeso». Una situazione kafkiana. Chi ha l’accordo di programma non ha il progetto, chi ha il progetto preliminare non ha l’accordo di programma.
E quindi? «Questa scelta intrapresa dall’amministrazione, quindi – afferma la Savino -, consente al progetto di Cattinara di non rimanere sospeso in vista dello sblocco della partita sul finanziamento statale che era previsto di 140 milioni». E proprio su quest’ultimo tema, vale a dire la somma che effettivamente sarà a disposizione del Friuli Venezia Giulia, l’assessore Savino spiega infine che, «avendola Conferenza Stato Regioni recentemente concordato di prorogare i termini per la presentazione di altre proposte di accordo, il termine per conoscere quello che sarà l’importo del finanziamento destinato alla nostra Regione dovrebbe approssimativamente essere compreso entro quest’anno». Nell’attesa della cifra esatta si può mandare avanti la progettazione. Al via con i preliminari.
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