La rassegna “Vicino/Lontano” entra nell’era digitale
UDINE. Crisi economica globale, situazione italiana, prospettive dell’Europa e nuova era digitale sono i temi su cui si concentrerà la IX edizione di “Vicino/Lontano”, la rassegna di cultura ideata come osservatorio sul mondo contemporaneo e organizzata dall’omonimo sodalizio a Udine, che prende il via con un’anteprima l’8 maggio prima dell’inaugurazione ufficiale in programma il giorno successivo.
L’edizione 2013, presentata ieri a Udine dal presidente di “Vicino/Lontano” Alessandro Verona, insieme con l’ideatore della rassegna Marco Pacini e la curatrice Paola Colombo, si aprirà l’8 maggio alle 21 al teatro San Giorgio con un omaggio teatrale al grande drammaturgo ungherese scomparso nel 2011 Miklòs Hubay, di cui sarà allestito il lavoro “Elnémulás”, tragedia in due atti sul tema della minoranze linguistiche qui presentata nella nuova versione friulana “L’uali di Diu” con Aida Talliente, Fabiano Fantini, Marco Rogante e per la regia di Massimo Somaglino. «Un tributo all’intelletttuale - ha spiegato Paola Colombo - ma anche un monito sulle lingue minoritarie, minacciate di scomparsa in tutto il mondo».
Verona, presentando il calendario della manifestazione (con 67 appuntamenti e 150 ospiti dall'8 al 12 maggio), che comprende l’11 maggio la consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani al magnate statunitense George Soros, ha sottolineato «l’attitudine di questa nostra associazione ad essere riferimento territoriale per l’economia della conoscenza». Tanto che uno dei fiori all’occhiello quest’anno è rappresentato dalle numerose partnership che legano “Vicino/Lontano” agli altri attori della cultura a livello regionale, come Pordenonelegge, Mittelfest, Èstoria, Dedica, Maremetraggio, Leggermente, Conservatori di Udine e di Trieste, tutti coinvolti nell’organizzazione di alcuni appuntamenti in cartellone. Accanto a ciò, numerosi sponsor che affiancano le istituzioni, tra cui Confartigianato, Bcc, Amga e Coop Consumatori Nordest.
Alla presentazione è intervenuto anche il sindaco di Udine Furio Honsell, che ha espresso apprezzamento per «un evento che fa riflettere in un’epoca in cui 140 caratteri di Twitter esauriscono il pensiero». Pacini per la X edizione ha annunciato che studierà «una formula per sviluppare il legame tra pubblico e testi, aprendo uno sguardo sul fatto drammatico che in Italia si leggono pochissimi libri».
Intanto la IX edizione si concentrerà, in apertura e nel finale, sulla “questione italiana”, analizzata con autorevoli esperti. E tra gli appuntamenti di punta, ci sono le lezioni magistrali del sociologo Michel Maffesoli sul tema “Homo Eroticus”, inedita riflessione su come l’uomo di oggi vive i sentimenti, e dello psicoanalista lacaniano Massimo Recalcati sulla figura mitica di “Telemaco come giusto erede”.
Nella serata inaugurale, lettura scenica dal nuovo libro del giornalista Tommaso Cerno, “Inferno. La commedia del potere”, mentre per la chiusura (12 maggio, ore 20.30 nella chiesa di San Francesco) sarà proposta la prima nazionale del racconto scenico del giornalista e scrittore Fabrizio Gatti “La nostra mafia quotidiana. Gli anni della peste”, tratto dal suo nuovo romanzo-verità.
La situazione italiana ed europea saranno al centro degli interventi del geopolitologo Lucio Caracciolo, che a Udine si confronterà con altri studiosi, tra cui Mauro Ceruti. Si farà poi il punto sulle conseguenze della crisi economica mondiale con esperti come Francesco Daveri, Paolo Pini, Roberto Grandinetti, Laura Pennacchi, Giuliano Poletti. Sul tema della finanza, oltre al premiato Soros, interverranno il presidente di Banca Etica Ugo Biggeri e lo scrittore Francesco Pratesi. La rassegna dedica ampi spazi di confronto e discussione anche alla rete come nuova forma del conoscere, tra opportunità, rischi e paradossi, con la partecipazione di esperti come Stefano Moriggi, Raffaele Simone, Carlo Formenti, Ignacio Ramonet e Claudio Agosti. A “Vicino Lontano” si parlerà anche di giovani e scuola con i filosofi Pier Aldo Rovatti, Beatrice Bonato e Raoul Kirchmayr nel confronto curato della rivista “Aut Aut”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo