La raccolta rifiuti in marilenghe
GORIZIA. La traduzione in friulano entro fine anno dei materiali promozionali, dell'applicazione aziendale per smartphone "IsApp" e dei testi del sito internet . È questo il primo obiettivo di Isontina Ambiente. La società concessionaria della gestione del ciclo integrato dei rifiuti nei 25 Comuni della provincia di Gorizia ha siglato ieri nel palazzo della Regione di via Roma un protocollo d'intesa con l'Agenzia per la lingua friulana-Arlef. Il documento permetterà all’azienda di promuovere l'uso della marilenghe nelle attività di comunicazione istituzionale.
L'accordo triennale prevede che l’Arlef metta a disposizione di Isa il proprio comitato scientifico. Dal canto suo, la società si impegna ad avviare una serie di azioni legate alla diffusione sul territorio della lingua friulana, tra cui incontri nelle scuole. Come sottolineato dal presidente Arlef, Lorenzo Fabbro, l'operazione è a costo zero, ma da un punto di vista culturale è importante perché permette di valorizzare il friulano. Quanto all’aspetto economico, a scanso di equivoci, Fabbro ha precisato: «Non ci saranno costi extra per i cittadini: realizzare un cartello in tre lingue piuttosto che in una soltanto non modifica i costi. È un fatto di cultura e di rispetto dei diritti dei cittadini».
L'iniziativa si inserisce nel contesto della legge di tutela delle lingue minoritarie. Per questo l'Arlef ha dato la propria disponibilità a svolgere compiti di supporto, coordinamento, validazione e certificazione delle azioni promosse da Isontina Ambiente. «A noi fa piacere avere la possibilità di aprire la collaborazione e dare informazioni in friulano come in sloveno. È una cosa molto importante», ha puntualizzato usando proprio il friulano Luciano Zanotto. Nell'occasione l'amministratore unico di Isontina Ambiente è stato accompagnato dal direttore generale Giuliano Sponton, il quale ha aggiunto: «Da parte del territorio c'è grande sensibilità su questo tema. Una buona parte della popolazione usa quotidianamente il friulano e, al di là della legge di tutela, era importante attivarci per andare incontro a queste esigenze».
L'idea è dunque quella di migliorare la comunicazione con la fetta di popolazione che ancora utilizza il friulano come lingua primaria anche nelle relazioni extrafamiliari. Veicolare le informazioni anche in questa modo può aiutare a incrementare i risultati già ottimi ottenuti dai 25 Comuni dell'Isontino nel campo della raccolta differenziata. Sulla questione si è soffermata l'esponente della giunta regionale Sara Vito. L'assessore all'Ambiente, parlando di un passo importante e attento ai bisogni dei cittadini, ha notato: «Il plurilinguismo è un diritto e dobbiamo essere il più vicino possibile ai cittadini. Questo protocollo è semplice e favorisce il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dalla Regione».
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