La Questura piange il collega Giorgio Testa Comandò la Polstrada

Gorizia e, in particolar modo tanti uomini e donne appartenenti al mondo delle forze dell’ordine, piangono in queste ore la scomparsa di Giorgio Testa, già primo dirigente della Divisione anticrimine della Questura.
Professionista piuttosto conosciuto in città ed estremamente stimato e benvoluto da chi ha avuto modo di lavorare al suo fianco, o semplicemente di conoscerlo, Testa si è spento mercoledì all’ospedale “San Giovanni di Dio”, al termine di una lunga battaglia con la malattia che aveva intrapreso già nel 2017. Aveva 76 anni.
Originario di Viterbo, dopo aver affrontato l’Accademia di Polizia a Roma nella seconda metà degli anni Sessanta, aveva iniziato la carriera a Trieste, come comandante della Compagnia Allievi dal 1969 al 1972. Poi il suo percorso di ufficiale serio, impegnato, competente e animato da grande spirito di responsabilità – come si poteva leggere nella scheda valutativa che lo descriveva già nel 1982 – lo aveva portato a Bologna, Caltanissetta, Siena e Perugia, prima del ritorno a Trieste come comandante del battaglio presso la Scuola nel 1983. Ancora esperienze di alto profilo a Terni e Perugia, e poi il definitivo nuovo approdo in regione, a Gorizia, per comandare la Polstrada dal 1987 al 1995. Infine il passaggio alla Questura, in occasione della promozione a Primo dirigente, fino al 1 luglio 2005 e alla quiescenza. Proprio in Questura ha lasciato un ottimo ricordo in tutti i colleghi, che oggi lo salutano con dolore assieme ai vertici del sindacato autonomo di polizia.
Il funerale si svolgerà domani alle 9 nella chiesa di San Giusto, salvo ulteriori restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria. –
M. B.
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