La provocazione social del M5s sul centrodestra garantista
trieste. Le decisioni si prenderanno a gennaio. Il centrodestra regionale accusa il colpo e attende la fine delle festività per valutare l’eventuale subentro di Walter Zalukar a Piero Camber, nonché il destino della presidenza della Commissione Lavori pubblici. La tentazione degli alleati di Forza Italia è di reintegrare i numeri della maggioranza, ma tra i berlusconiani i toni sono prudenti in attesa di capire come si metterà il confronto interno. . Il capogruppo azzurro Giuseppe Nicoli, evita di commentare la sentenza esprimendo «dispiacere per un amico prima ancora di un collega. Camber è una persona impegnata e sensibile, per cui nutro grande stima. Zalukar? Non mi pronuncio: ne parleremo nell’ambito della segreteria regionale. C’è sicuramente il problema di restare con un uomo in meno, tanto più che Camber è persona di grande esperienza politica e preparazione».
Il capogruppo leghista Mauro Bordin ritiene che «non si può giudicare fino a sentenza definitiva. Non sono un sostenitore della Severino, perché la sospensiva dovrebbe scattare solo dopo il terzo grado: ma la legge è in vigore e va rispettata. La sospensione di un consigliere è ovviamente una conseguenza politica non piacevole. Non abbiamo avuto ancora tempo di pensarci ma, anche se i nostri numeri sono ampi, è logico che lavorare con la maggioranza al completo è la soluzione auspicabile. A gennaio valuteremo con gli alleati, cominciando dall’ascoltare le idee di Forza Italia: parleremo dell’eventuale subentro in aula e della Commissione Lavori pubblici».
La civica Progetto Fvg non pare invece intenzionata a utilizzare la sentenza per guadagnare spazio sugli azzurri. «Forza Italia – dice il capogruppo Mauro Di Bert – è una risorsa che rispetto moltissimo e Camber mi ha sempre dispensato ottimi consigli. Il fatto che manchi un consigliere non è un bene e mi auguro che possa esserci la sostituzione, perché in politica bisogna essere sereni e non cannibali».
Sul fronte triestino, la segretaria Pd Laura Famulari si chiede, dopo le dimissioni dell’assessore Maurizio Bucci, «se la Lega farà da asso pigliatutto. Il Carroccio sta sopportando con crescente insofferenza il ruolo vicario cui è relegato a Trieste, dove è in atto una campagna acquisti su Fi e sulla lista del sindaco. Vedremo fino a che punto saranno disposte a cedere le componenti moderate del centrodestra».
Paolo Menis, portavoce M5s triestino, pubblica invece provocatoriamente sui social gli auguri di Natale inviati via mail da Piero Camber, aggiungendo il commento: «Direi che questo 2018 si sta concludendo alla grande». Per il pentastellato, «manca ancora il terzo grado ma è opportuno che le persone coinvolte facciano un passo indietro: non avrebbero dovuto neppure candidarsi o assumere un incarico da assessore». —
D.D.A.
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