La protesta frettolosa contro l’hub “fantasma”

Lega sul piede di guerra: «Roma vuole creare un centro profughi in via Cumano». Ma il prefetto smentisce: «Non ho intenzione di aprire la caserma ai migranti»
Migranti accampati al Silos lo scorso inverno
Migranti accampati al Silos lo scorso inverno

TRIESTE «Non è mio intendimento aprire né adesso né in futuro la caserma di via Cumano ai profughi». Il prefetto Annapaola Porzio mette subito la parola “stop” a una polemica aprioristica e tutta politica che per un momento vorrebbe attribuire al perdurante effetto del caldo estivo, ma che più pragmaticamente ritiene scaturita dal fatto che «il nome di quella caserma figura ancora nell’elenco del ministero dell’Interno in quanto individuata a livello ipotetico da chi mi ha preceduto a Trieste nel mio incarico. Ma non ho nessuna intenzione di aprirla - ricalca - perché, a parte il fatto che ci sarebbero imponenti lavori da fare, non se ne ravvisa nel modo più assoluto la necessità attuale né si ipotizza un suo utilizzo nei prossimi anni».

È prevedibile però che nemmeno queste parole riusciranno a far cambiare tono a Paolo Polidori, capogruppo della Lega in Consiglio comunale che in una nota afferma di ritenere che «sia giunto il momento di fare una profonda riflessione sull'ennesimo tentativo di imporre ai cittadini di Trieste un nuovo Centro di accoglienza, quale quello di via Cumano. Imposizioni che vengono dall'alto, da un Governo, da un ministero dell'Interno che, attraverso il suo braccio armato, il Prefetto, dimostra sempre più l'impronta autoritarista che sta prendendo il nostro Paese».

Parole estremamente pesanti dirette a organismi istituzionali, alle quali si sono anticipatamente associate altre voci politiche e sindacali. «Sono venuto a conconoscenza del fatto che vogliono ristrutturare l'ex caserma di via Cumano per un nuovo hub (Centro di accoglienza) dopo gli “hotspot” - afferma Marcelo Medau, consigliere circoscrizionale della Lista Dipiazza - Penso sia una pessima idea, ero scettico qualche mese fa e ne sono ancor di più ora che quella zona appartiene alla Sesta circoscrizione e quindi di mia pertinenza. Voglio sia chiaro che io non ci sto, sono pronto a organizzare con la cittadinanza della zona e non solo, manifestazioni per difendere il nostro territorio dagli abusi del governo centrale».

«Già in passato il Sap (Sindacato autonomo di polizia) - aggiunge il suo segretario provinciale, Lorenzo Tamaro - si era espresso in modo contrario al possibile utilizzo dell'area della caserma di via Cumano. Non è proprio pensabile che ulteriori servizi di vigilanza e ordine pubblico connessi al Centro di accoglienza, vadano a gravare sul personale “territoriale”, ridotto già ai minimi termini e con un'età media già troppo elevata». Totalmente contrario, ma più cauto nei giudizi il vicesindaco leghista Pierpaolo Roberti che su facebook annuncia che intende parlare di questo problema al prefetto tra qualche giorno. Non esita comunque a sentenziare: «A questo serviva togliere al Comune la gestione degli immigrati? A esautorarlo per far fare tutto a Prefettura e associazioni saltanto il Comune, l’unica di questi istituzioni a rappresentare il volere dei cittadini?»

«La gestione dell’immigrazione spetta per legge allo Stato - taglia corto Annapaola Porzio - l’invasione dei profughi non esiste. L’accoglienza diffusa funziona e in provincia ne sono ospitati 800: tanti saranno anche l’anno prossimo».

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