La protesta delle scuole, si incrina il fronte dell’occupazione
C’è chi propende per l’autogestione e chi punta a tenere duro almeno fino a domani
TRIESTE.
Il fronte si è incrinato e potrebbe spaccarsi già da questa mattina. Non nella sostanza, perché i contenuti della protesta comune restano quelli, bensì nella forma. Dopo una settimana di occupazione infatti ieri ha iniziato a farsi largo la voce di una diversità di vedute diffusa nelle scuole superiori cittadine sulle modalità di prosecuzione dell’agitazione. C’è chi vorrebbe proseguire con l’occupazione almeno fino a domani, giornata dell’atteso incontro in Provincia dal quale avere risposte da palazzo Galatti sulle richieste avanzate.
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C’è poi la posizione che propende per un’autogestione della durata di due o tre giorni, così da arrivare a mercoledì per chiudere simbolicamente il tutto con il corteo pomeridiano coincidente con la Giornata internazionale per il diritto allo studio. Infine, non mancano i sostenitori di una mediazione, da trovare per mezzo di un’assemblea straordinaria.
All’Oberdan per esempio gli studenti, a ieri sera, stavano discutendo il da farsi. Mentre al Petrarca, riferiscono i giovani stessi, «c’è stato un incontro con la preside Donatella Bigotti in cui abbiamo chiesto un’assemblea straordinaria per domani (oggi, ndr) e poi due giornate di autogestione. Il che significa che chi volesse potrà seguire le normali lezioni, non partecipando a quelle autogestite. Tuttavia non abbiamo trovato l’accordo: la preside è contraria alle lezioni autogestite al mattino».
«La situazione è diversa da scuola a scuola - riferisce Riccardo Laterza, coordinatore regionale dell’Unione degli studenti -. Ci sono tante variabili». Questa mattina la Digos monitorerà la situazione nei vari istituti ma non è stata programmata alcuna azione di forza: la via scelta continua ad essere quella del dialogo.
Ieri mattina intanto sotto il Dante in via Giustiniano, è stata allestita l’annunciata mostra fotografica composta da 53 immagini raccolte dai ragazzi nelle varie scuole cittadine e che riguardano la situazione dell’edilizia scolastica degli istituti. La mostra sarà visibile anche oggi, come confermato dagli stessi studenti.
Riprende oggi, inoltre, il presidio notturno degli universitari iscritti alla facoltà di Lettere all’interno del Dipartimento di Storia in via Economo. Gli studenti hanno organizzato una serie di incontri: stasera la docente Elisabetta Vezzosi dovrebbe intervenire proponendo un confronto fra le università italiane e quelle americane mentre Igor Londero, dottorando, terrà una lezione di storia sui terremoti in Friuli. Per domani è prevista una cena equa e solidale, organizzata in collaborazione con la bottega del mondo “Mosaico”: sono attesi vari interventi.
(m.u.)
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