La protesta a Grado: «Bagnanti costretti a uscire dalla spiaggia alle 20»
GRADO A metà stagione il bilancio economico della Git è in linea con i dati (positivi) della stagione 2018. È l’amministratore unico, Alessandro Lovato, a precisarlo ribadendo che sotto l’aspetto meteorologico la stagione 2019 è stata davvero alterna.
A fronte di un pessimo maggio, c’è stato, infatti, un giugno strepitoso che ha fatto recuperare tutto, anche migliorando leggermente i dati dell’anno prima. Luglio invece è stato un po’ sotto tono con un lieve calo derivato, come spiega ancora Lovato, dalla diminuzione di clientela italiana. La clientela italiana, peraltro, fa segnare qualche flessione anche nelle strutture ricettive.
«Ci stiamo muovendo – ha affermato Lovato – con non pochi sforzi per promuovere Grado proprio in Italia per cercare di recuperare questa clientela che un tempo era il punto di forza delle presenze estive gradesi».
Tra l’altro essendo la Git per la quasi totalità a capitale pubblico (il Comune è uno dei soci, ma la parte del leone la fa la Regione) è che i dati sono facilmente riscontrabili e verificabili. Sul fatto, evidenziato da più persone, che si notano tanti ombrelloni desolatamente chiusi, c’è da dire che si tratta in buona parte di attrezzature affittate per tutta la stagione e vengono aperte solo quando chi ha acquistato l’abbonamento riesce a venire a Grado.
C’è tuttavia da evidenziare che l’affluenza di pendolari e gitanti nei fine settimana è da record, tanto che in due occasioni il materiale e le attrezzature di spiaggia (oltre 4.000 ombrelloni, 8.000 sdraio e altrettanti lettini) sono andati esauriti.
E meno male che, grazie anche all’intervento di Promo Turismo Fvg, è stato risolto il problema del mal funzionamento dei programmi computerizzati per le prenotazioni, le affittanze e gli ingressi.
Se tutto sommato le presenze e il bilancio economico della spiaggia sono in linea con il 2018 c’è, però, da annotare che non mancano lamentele per determinati servizi, i quali necessiterebbero di ristrutturazione e ammodernamento.
«In virtù degli utili di bilancio (circa 600 mila euro dai quali vanno in ogni caso tolte le tasse) e della proroga della concessione della spiaggia – ha osservato ancora l’amministratore unico della Git – ora possiamo procedere in tranquillità a effettuare diversi interventi».
C’è pure un’altra questione che fa inviperire spesso i bagnanti ma indubbiamente se fatta diversamente creerebbe dei rischi davvero importanti. Parliamo degli orari della spiaggia. L’apertura ufficiale, quella durante la quale è attivo il servizio di salvataggio, va dalle 9 alle 19, aspetto ben evidenziato con dei cartelli apposti a tutti gli ingressi spiaggia. Tuttavia i cancelli d’accesso all’arenile vengono aperti alle 8.30 da lunedì a venerdì mentre sabato, domenica e festivi dalle 8. I bagnanti vengono fatti poi allontanare dalla spiaggia entro le 20.
Attenzione, però, prima e dopo il servizio di salvataggio le presenze in mare sono a proprio rischio e pericolo, tanto che la Git issa regolarmente la bandiera rossa ad avvisare della pericolosità di entrare in mare.
Ampliare l’orario di servizio, come spiega Lovato, è, tra l’altro molto difficile in quanto è impensabile far lavorare i bagnini di salvataggio per 12 ore. E poi non si trova nemmeno il personale qualificato.—
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