La promessa di Cosolini: «Entro l’anno via Mazzini pedonale»
Assicura: «Via Mazzini sarà pedonale entro la fine di quest’anno». E non prevede alcuna “retromarcia” sullo scheletro del nuovo Piano del traffico (già approvato dal Consiglio comunale). Pur non chiudendo la porta, nel contempo, a possibili adeguamenti sul numero degli stalli a pagamento che si aggiungeranno fra centro e periferie. Il sindaco Roberto Cosolini difende a spada tratta il Pgtu creatura della sua amministrazione, e lo fa politicamente prim’ancora che tecnicamente, perché ad occuparsi dei dettagli tecnici è, assieme agli uffici, l’assessore incaricato della sua squadra. Cioè Elena Marchigiani, in questi giorni oberata di incombenze legate al nuovo Piano regolatore.
Allora sindaco, il fatto che del Piano del traffico non si sappia più nulla da qualche giorno, vuol forse dire che lo state “aggiustando”?
No, assolutamente. È uno strumento di pianificazione, approvato: per modificarlo, dovrebbe partire un nuovo iter. Sono in corso verifiche sulle fasi attuative, alcune delle quali approderanno in giunta con i rispettivi piani di dettaglio fra fine mese e l’inizio di febbraio. E riguarderanno l’avvio delle pedonalizzazioni anche in via XXX Ottobre, delle ali del Viale, via Foschiatti, con le relative pavimentazioni. Poi, si sta lavorando su via Mazzini: nei prossimi giorni avremo dei momenti di approfondimento con Trieste trasporti e Provincia sul trasporto pubblico locale.
Conferma che via Mazzini diverrà concretamente pedonale nel 2014?
Entro la fine dell’anno, sì.
A qualche correzione in corsa, però, dopo il noto flop del 23 dicembre, avete pensato?
Ci siamo già scusati per quanto accaduto. Ma quel provvedimento è stato qualcosa di profondamente diverso dal nuovo Piano del traffico, che a sostegno della chiusura alla circolazione privata in corso Italia e dintorni prevede una serie di strumenti viabilistici.
Quindi assicura che, col Piano a regime, tra Rive e Borgo Teresiano non si resterà imbottigliati?
Il Piano è pensato proprio per non aumentare il carico di traffico nelle vie. Assicuriamo che non si formeranno imbuti, come successo in via San Spiridione e via Valdirivo il 23 dicembre. Il Pgtu, inoltre, guarda anche a una progressiva evoluzione del modo di muoversi in città, andando sempre più a piedi, con i mezzi pubblici e sviluppando la ciclabilità, al posto delle auto.
Ha parlato di provvedimenti a sostegno di altri, ma scusi: se il Piano verrà - per scelta di metodo - attuato passo passo, di zona in zona, e non tutto assieme contestualmente, potrà allora ripresentarsi lo stesso problema di dicembre in altri punti della città?
Lo si attuerà per fasi omogenee, cosa che per quei quattro giorni a dicembre non era possibile. L’unico errore è stato quello di lasciare corso Italia chiuso anche lunedì 23, oltre al sabato e domenica precedenti e alla vigilia di Natale. In quella giornata, il 23, il normale flusso dei veicoli si è sommato a quello dei mezzi in circolazione per lo shopping.
Insisto: è logico attuare qualcosa di organico in maniera non organica?
Le fasi attuative saranno in grado di reggere da sole, autonomamente.
Peraltro, tutto è stato pensato “al buio”, senza conoscerne i costi: c’è il rischio di “sorprese”?
Sono costi comunque sostenibili, che vanno traguardati agli obiettivi. La città ha bisogno di un nuovo Piano del traffico, cosa che pensavano anche i nostri predecessori. I quali però non l’hanno mai fatto... Un centro città più pedonale migliora la qualità della vita delle persone, l’attrattività turistica e quella commerciale.
La sosta gratis al sabato sugli stalli blu, finalizzata ad agevolare acquisti e saldi (proposta inizialmente avanzata da Trieste cambia, Cittadini e Un’Altra Trieste per il mese di gennaio), verrà attivata?
Sì, la attiveremo nella zona del centro. Stiamo vedendo, però, di abbinarci altre agevolazioni: non credo infatti sia una misura sufficiente da sola, serve un pacchetto di iniziative sui sabati dello shopping a Trieste. Appena pronto, si partirà. Proveremo, non più in gennaio ormai, e se funzionerà andremo avanti per due mesi: febbraio e marzo.
Il tema del forfait per i residenti. Ipotesi: un cittadino paga 30 euro al mese, ma in un mese non trova mai uno stallo libero per parcheggiare la sua auto nella zona del centro storico. Significa quindi che regala al Comune 30 euro. Oppure che il Comune se li prende senza dargli un servizio, no?
È un’ipotesi improbabile. La stragrande maggioranza dei residenti, oggi, si trova ad andare a spendere molto di più nel complesso: con stalli dal valore orario pari a un euro e 40 al giorno, e quindi da circa un centinaio di euro al mese, è chiaro che nessuno può dare la certezza di un parcheggio a 30 euro mensili. Comunque una cifra inferiore rispetto a quella che spendono oggi, parcheggiando sì magari un giorno gratis ma altri cinque a pagamento. Il Piano ha in ogni caso fatto una proiezione di massima sulla creazione di nuovi stalli a pagamento. Poi non è detto che nelle scelte attuative, il provvedimento non sia più limitato.
A lei piacerebbe pagare il biglietto di ingresso al cinema, ma non trovare posto in sala?
Ricordo che non si pagheranno 30 euro per il solo parcheggio vicino a casa, ma per sistemare la macchina in tutta la zona del centro storico. E che, al momento, per ogni cittadino che lascia ferma la propria vettura in uno stallo per dieci giorni, ce ne sono altri cinque che intanto girano per trovarne uno libero.
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