La Procura sospende il funerale dell’ex cantierino morto d’amianto

Da Gorizia l’ordine di fermare le esequie dell’operaio sessantenne di Fossalta colpito da mesotelioma Il provvedimento notificato mentre si stava chiudendo la bara. La vedova colta da malore e ricoverata
Bumbaca Gorizia Tribunale, vedove amianto
Bumbaca Gorizia Tribunale, vedove amianto

È stata la Procura della Repubblica di Gorizia a bloccare, all’ultimo minuto, i funerali di Remo Toneguzzo, programmato per ieri pomeriggio a Villanova. Si tratta degli stessi magistrati che hanno istruito il maxi-processo per l’amianto che è ormai alle ultime battute e che vede imputati i vertici dell’ex Italcantieri per la morte di 85 lavoratori del cantiere di Panzano.

Il provvedimento è arrivato dopo la pubblica denuncia della vedova di Remo Toneguzzo, la signora Ivana Martin, che sull’epigrafe ha definito il marito “vittima dell’amianto”. I familiari di Toneguzzo sono rimasti basiti alla notizia della sospensione delle esequie. La signora Ivana Vit è stata colta da malore e ricoverata all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove il marito è stato curato nei 13 mesi di calvario. I figli hanno duramente contestato la decisione, salvo poi riflettere sull’utilità dell’azione giudiziaria.

Quasi certamente il pubblico ministero che indaga sulle morti sospette provocate da mesotelioma pleurico, cioè il tumore provocato dall’esposizione all’amianto, farà eseguire un’autopsia da un medico legale di fiducia, forse Antonello Cirnelli, proprio per stabilire le cause esatte del decesso e se queste sono dovute all’esposizione all’a amianto. La decisione è stata presa a Gorizia proprio nei minuti drammatici in cui a Villanova si stava per chiudere la bara con la salma di Remo. È arrivato alle pompe funebri l’altolà dei magistrati.

In un clima di grande agitazione, nel quale la vedova di Toneguzzo ha accusato il malessere, qualcuno ha avvertito il prete della parrocchia di Villanova, spiegando che era arrivato lo stop imposto dalla magistratura.

Che cosa succederà adesso? I funerali di Toneguzzo si potranno svolgere dopo il nulla osta della Procura, che sarà probabilmente concesso dopo l’esame autoptico che molto probabilmente sarà eseguito all’obitorio dell’ospedale di Portogruaro. Per conoscerne i risultati dell’autopsia, come da prassi, saranno comunque necessari tra i 40 e i 60 giorni. Solo allora si saprà se anche la morte di Toneguzzo rientra nei casi presi in esame durante l’istruzione del processo sull’amianto killer.

Remo Toneguzzo per oltre 30 anni ha fatto il saldatore e il carpentiere ai cantieri navali di Monfalcone, Trieste e Marghera. La sua vicenda personale ha fatto rivivere alle vedove di Monfalcone e Gorizia il dramma dei loro mariti. Il primo processo sulle morti provocate da amianto andrà a sentenza, se con ci saranno intoppi, nel capoluogo isontino alla fine di marzo. Ma sono già istruiti altri quattro procedimenti sempre per decessi collegati all’esposizione all’amianto e ogni anni vengono presentate in procura tra 50-60 esposti-denunce per decessi dovuto alla fibra killer.

Rosario Padovano

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