La prima volta di una donna ai vertici della Cgil regionale
TRIESTE Franco Belci e Giovanni Fania. Giovanni Fania e Franco Belci. Uniti e divisi, a seconda delle circostanze. Per i due grandi "vecchi" del sindacato regionale, però, è arrivato il momento del ricambio. Ad andarsene per primo, visto il completamento degli otto anni statutari, sarà Belci. Tra un anno toccherà anche a Fania. Inevitabilmente, in casi del genere, scatta il totocandidato: chi al loro posto?
Stavolta, a quanto risulta, non ci sarebbero troppi dubbi. I favoriti sono due: Orietta Olivo per la Cigl, Alberto Monticco per la Cisl. La partita più rapida sarà in casa Cgil. Quello di Belci è infatti un addio vicinissimo. Il segretario triestino è in sella dal maggio 2008, quando il suo predecessore Ruben Colussi si dimise per correre, senza successo, per il Consiglio regionale.
Non si può dunque attendere il congresso in programma nel 2018, si tratta di procedere sin d'ora al cambio della guardia dato che il limite dei due mandati quadriennali è in scadenza appunto questa primavera. Belci, sentita Susanna Camusso per le tempistiche, consegnerà le sue dimissioni all'assemblea regionale, una sorta di direttivo allargato. Quindi, a stretto giro, il livello nazionale riconvocherà l'assemblea per la nomina del successore.
Una nomina che, formalmente, arriverà da Roma, ma solo dopo aver verificato che il papabile goda di sufficiente consenso. Questione di settimane, quasi certamente entro maggio, e il dopo Belci sarà dunque cosa fatta. I nomi in corsa, da mesi, sono due. Le stesse persone che accompagnano il sindacalista giuliano nella mini-segreteria confederale regionale: la responsabile lavoro e welfare Orietta Olivo, goriziana classe 1953, che sarebbe il primo numero uno donna per la Cgil del Friuli Venezia Giulia, e il 51enne segretario organizzativo Emanuele Iodice, già alla guida, in passato, della Camera del lavoro di Pordenone, carica che assunse la prima volta a soli 31 anni, e della Fillea regionale (edilizia e legno).
«Ho lavorato bene con loro, entrambi hanno i numeri per svolgere il ruolo al meglio», sono le uniche parole che Belci concede in una fase evidentemente delicata. A quanto filtra Olivo è però in pole position. A contare sarebbe anche il fatto di poter essere una Camusso del Friuli Venezia Giulia, prima donna ai vertici della Cgil regionale a 31 anni dalla sua prima iscrizione e dopo aver fatto la gavetta alla segreteria funzione pubblica di Gorizia dal 2007 al 2013 e alla segreteria provinciale isontina dal 2008 al 2010.
Più in là, se ne parlerà tra circa un anno, la novità in casa Cisl. Dove non sono ancora scattate le grandi manovre, ma si dà per probabile l'indicazione di Monticco, 51 anni, triestino, segretario regionale dei metalmeccanici. Occasione per qualche verifica, chissà, il momento di incontro della prossima settimana.
I segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Furlan e Barbagallo saranno martedì 26 aprile a Gemona e Venzone per celebrare il quarantennale del terremoto, rendendo omaggio alle vittime del sisma e al ruolo svolto dal mondo del lavoro nella ricostruzione. "La ricostruzione dal lavoro" è non a caso lo slogan che presenta l'appuntamento.
«Oggi come allora - spiegano i segretari regionali Belci, Fania e Menis - la spinta deve arrivare dal lavoro: non c'è uscita dalla crisi senza un recupero dell'occupazione e senza una prospettiva di futuro per le nuove generazioni». La giornata prevede due tappe: la prima a Gemona con la deposizione di una corona d'alloro alla stele dei lavoratori delle Manifatture (nel piazzale dell'omonimo centro commerciale) uccisi dalla scossa del 6 maggio 1976; la seconda a Venzone con un cerimonia di commemorazione nella piazza del municipio.
Si tratta della terza visita unitaria dei tre leader confederali in Fvg a partire dal 2004, quando Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti furono a Gorizia il primo maggio per salutare l'allargamento a est dell'Ue. Sempre in occasione della festa del lavoro la seconda presenza, nel 2014, quando Pordenone fu la sede del corteo nazionale.
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