La “porta d’Europa” di Fernetti ostaggio di incuria, rifiuti e topi

La giunta di Monrupino lancia l’allarme sullo stato d’abbandono dell’ex valico «Inammissibile che questa sia la prima immagine dell’Italia per i turisti in arrivo»

MONRUPINO Immondizie sparse ovunque. La vecchia costruzione, un tempo utilizzata dalla Polizia di frontiera, ridotta a un rudere abbandonato. La vegetazione che cresce, creando un ambiente adatto a fungere da rifugio per topi e pantegane. È questa oggi l’immagine del valico di Fernetti: un pessimo biglietto da visita per chi arriva dalla Slovenia a Trieste, città che sta crescendo di anno in anno come meta turistica. La denuncia arriva da Marco Gregoretti, neo assessore del Comune di Monrupino, nella cui giurisdizione rientra l’area dell’ex posto di blocco ed è anche titolare del bar situato a poche decine di metri dall’ex valico.

«Pochi giorni fa – spiega – mi sono rivolto all’Anas per chiedere un intervento di pulizia e di messa a punto della zona, ma mi è stato risposto che la loro competenza riguarda soltanto la carreggiata, cioè la manutenzione dell’asfalto e dei margini della strada». «In sostanza – aggiunge – l’Anas ha precisato che l’asporto dei rifiuti e le operazioni di pulizia competono ad altri, nello specifico al Demanio pubblico».

«Ho cercato allora di individuare un responsabile locale del Demanio stesso – continua l’assessore della giunta guidata dal sindaco Kosmina – ma non c’è stato verso di arrivare a un contatto di qualsiasi tipo. Come amministrazione comunale non abbiamo né personale né mezzi adeguati e sufficienti per provvedere alla bisogna, perché siamo un piccolo centro del Carso. Chiedo perciò alle competenti autorità di palesarsi, in modo che si possa porre fine a uno stato di fatto che non esitiamo a definire vergognoso». «Non è possibile che turisti provenienti da ogni parte d’Europa – conclude – debbano avere questa immagine di Trieste e dell’Italia». In effetti, facendo una ricognizione dell’area, si scopre che le immondizie e i resti della presenza di persone sono evidenti e che, con le temperature di questa estate del 2019, le conseguenze sono deleterie.

«Ci vorrebbe un radicale intervento di disinfestazione – riprende l’assessore – ma poi bisognerebbe anche assicurare una costante presenza di addetti alle pulizie. L’area, frequentata da camionisti in sosta in particolare nei fine settimana, quando il transito dei mezzi pesanti è interdetto, e da persone che passano la notte dormendo nelle automobili, senza interventi costanti tornerebbe rapidamente all’attuale situazione di degrado».

In sostanza, serve una periodica manutenzione. Il Comune di Monrupino potrebbe eventualmente fungere da coordinatore, mettendo a disposizione i propri dipendenti che si occupano specificamente della tutela del territorio, ma è chiaro che del problema la giunta Kosmina vorrebbe si occupasse pure la Regione, anche perché la zona è spesso teatro di arrivi di immigrati. «La prossima settimana – annuncia Gregoretti – al rientro dalle ferie l’esecutivo del nostro Comune si riunirà e decideremo i passi da fare». –


 

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