La piscina Acquamarina di Trieste non c’è più: il nuovo volto della Sacchetta
Le operazioni, secondo il cronoprogramma, dovrebbero concludersi tra fine settembre e inizio ottobre.

TRIESTE L'ex piscina Acquamarina non c’è più: un paio di settimane dopo l’entrata in azione delle ruspe, quel che rimaneva della piscina del 2000, crollata improvvisamente nel pomeriggio del 29 luglio 2019 (miracolosamente vuota in quando chiusa per lavori), è stato definitivamente raso al suolo, cambiando completamente la fisionomia della Sacchetta.

Come avvenne anche per la demolizione della Sala Tripcovich dalla parte opposta delle Rive di Trieste, il colpo d’occhio offerto dal piazzale vuoto, calcinacci e detriti a parte, è di quelli che lasciano il segno.
Anche la ditta in azione – la Ghiaie Ponterosso – è la stessa.
Le operazioni, secondo il cronoprogramma, dovrebbero concludersi tra fine settembre e inizio ottobre. Per l’abbattimento dell’Acquamarina entro il 2023, lo scorso aprile erano stati stanziati dal Comune 800 mila euro, attraverso un apposito contributo della Regione.
La demolizione è un intervento propedeutico alla realizzazione della nuova struttura, per la quale sono stanziati 5,4 milioni di euro, ripartiti tra i 200 mila di contributo regionale, i 2 milioni di quello statale e i 3,2 milioni di avanzo vincolato.
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