La piccola Inaia è la prima nata nel 2025 a Monfalcone. Al San Polo un Capodanno versione rosa

La piccola, della comunità bengalese, è venuta alla luce all’1.51. E poco dopo è stata la volta di Marta, Vittoria ed Elia

Ciro Vitiello
La piccola Inaia è la prima nata nel 2025 a Monfalcone. Foto Bonaventura
La piccola Inaia è la prima nata nel 2025 a Monfalcone. Foto Bonaventura

Si chiama Inaia Ritu Miya, è della comunità bengalese ed è residente a Monfalcone. È la prima nata del 2025 di tutta la regione. È venuta alla luce all’1.51 della notte tra martedì e mercoledì al punto nascita del reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Polo.

Per lo staff della dottoressa di turno Milena Zamitti non è stato l’unico parto. Alle 7.30 è arrivata pure Marta Aremino, di Gradisca d’Isonzo, seguita subito dopo, alle 8.01, da Vittoria Corecig, di Mossa.

La piccola Marta. Foto Bonaventura
La piccola Marta. Foto Bonaventura

Tre belle bambine accudite dalle loro mamme. A “contrastare” i “fiocchi rosa” era stato Alessandro Capitalini Marchetti, di Mariano del Friuli, l’ultimo nato del 2024, alle 21.10 del 31 dicembre, un bimbo vivace che ha fatto felice tutta la famiglia. E non è finita perché in mattinata altre due mamme erano in sala travaglio per l’imminente nascita dei loro figli. Uno di loro è proprio un altro maschietto, Elia Stosic, accolto con amore da papà Aleksandar e mamma Alexandra.

Il piccolo Elia
Il piccolo Elia

I piccoli stanno bene, godono di ottima salute e le mamme vivono questi importanti momenti nella massima tranquillità accanto ai nuovi arrivati, che mangiano, dormono e ogni tanto fanno sentire la loro voce nel corridoio, richiamando l’attenzione delle operatrici del reparto. Per i genitori, felici dell’arrivo delle loro creature, ovviamente nessun rammarico per aver “saltato” il Capodanno. Ci saranno altre occasioni per festeggiare. Le ostetriche e le infermiere del reparto, coordinato dal primario Pierino Boschian Bailo, nonostante il grande impegno di questi giorni, sono «soddisfatte perché è andato tutto bene e senza problemi». A Natale era nato un altro bel maschietto, Itan Parovel, di 3,3 chilogrammi, per la gioia di mamma Selena e papà Simone di Gradisca e quella dei nonni Marinella e Fabio e della bisnonna Maria Grazia.

Il 2024 si chiude al San Polo con 774 parti (due dei quali gemellari) per 382 femmine e 392 maschi, con un’inversione di tendenza, per la prevalenza del sesso maschile, rispetto al record di 829 nati dell’anno precedente, ma in linea con il trend demografico nazionale e del Fvg. I parti cesarei si attestano attorno al 13%, a fronte di una media nazionale poco sotto il 15%. A Monfalcone i bambini nati da genitori stranieri sono il 42% del totale, con la prevalenza della nazionalità bengalese (il 53%). Seguono quelli in rappresentanza dei paesi dell’Est Europa (Romania, Albania, Macedonia) e dell’Africa (Marocco e Tunisia). Sono figli di genitori che lavorano nelle aziende della regione e in particolare nelle ditte attive nello stabilimento di Panzano. Nei prossimi giorni tutti questi i numeri verranno ufficializzati da Asugi. Attualmente l’organico in forza al reparto di Ostetricia e Ginecologia conta 13 medici con la garanzia, da parte dell’Azienda sanitaria, a coprire l’organico azzerando i posti vacanti. Tra i dottori che affiancano il direttore sono presenti diversi giovani: l’intero organico medico è declinato al femminile. Poi ci sono poco più di 30 ostetriche e sette “oss” (le operatrici socio-sanitarie) che svolgono un lavoro professionale, responsabile, con passione e massima attenzione. Prosegue intanto dal 2012, dopo la chiusura del reparto di Gorizia, il progetto “Percorso nascita”, frutto di un’organizzazione che include anche le nascite in acqua, e in cui il parto è solo una fase del percorso, pur la più importante. Le partorienti, infatti, vengono seguite sia prima sia dopo, una volta a casa. —

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