La piattaforma Ivana D sparita dopo la violenta sciroccata

La struttura estrattiva di gas metano non ha personale a bordo. Non si vede più dalla vicina consorella. Forse è affondata. Le valvole di sicurezza erano chiuse
Un’immagine della piattaforma che estrae metano dal fondale marino Ivana D. (Foto jutarnji.hr)
Un’immagine della piattaforma che estrae metano dal fondale marino Ivana D. (Foto jutarnji.hr)

FIUME Sparita, come volatilizzata dopo la mareggiata di sabato e domenica scorsi, con diverse aree dell'Adriatico sferzate da raffiche di scirocco a 140 chilometri orari e onde alte fino a 6 metri.

La piattaforma metanifera Ivana D, appartenente alla compagnia petrolifera croata Ina e posizionata una quarantina di chilometri al largo di Pola, non è più visibile al personale della vicina Ivana A, né sta inviando segnali tramite il suo sistema di comunicazione. La struttura, priva di equipaggio e adibita all'estrazione di gas naturale, ha subito danni dalle violente raffiche di vento e dal moto ondoso.

È quanto comunicato ieri dalla società croata, che ha informato del problema il Centro nazionale per le operazioni di ricerca e salvataggio in mare, con sede a Fiume. L'Ina ha reso noto che è stato perso ogni contatto con la Ivana D, costruita nel 2001, alta 18 metri sopra la superficie del mare e pesante complessivamente 552 tonnellate.

Non una nocciolina dunque, che però non si vede più dal tardo pomeriggio di sabato: infatti dalla Ivana A, distante alcune miglia, si poteva facilmente notare questa struttura poggiante su un solo pilone e ancorata ad un fondale situato alla quota batimetrica di 43 metri.

Da sabato la cosa non è più possibile e piano piano si sta facendo largo l'ipotesi che la piattaforma, sconfitta dal maltempo, sia crollata, adagiandosi sul fondale.

In merito però non c'è alcuna conferma ufficiale. L'Ina ha voluto comunque rasserenare autorità e opinione pubblica, affermando che prima che peggiorassero le condizioni del tempo erano state chiuse in via preventiva le valvole di sicurezza, quelle di profondità (Emergency Shut Down), rendendo nullo ogni rischio per l'ambiente.

I pozzi metaniferi sono stati così sigillati e non ci sono più pericoli, mentre la pressione nel metanodotto non ha avuto variazioni ed è stabile. «Abbiamo comunicato la sparizione al ministero croato del Mare, Trasporti e Infrastrutture – è quanto reso noto dall’Ina – in zona si è portata anche una motovedetta della Guardia costiera, con l’equipaggio che ha confermato di non vedere più la Ivana D nella posizione dove era sistemata da anni».

«Non appena le condizioni meteo lo renderanno possibile - prosegue il comunicato - avvieremo le ricerche in quest’area per capire cosa sia successo. In ogni caso, la produzione del metano non ha subito arresti, né l’erogazione è stata messa in forse. Aggiungiamo che la piattaforma era situata al di fuori delle acque territoriali croate, nella Zona in regime di tutela ittico–ecologica».

La Ivana D, assieme a diverse “consorelle”, è impegnata in attività estrattive nel campo che prende il nome di Ivana, dove ci sono importanti giacimenti metaniferi, il cui sfruttamento è affidato all’impresa Ina Jadran.

Nei 21 anni di attività in questa porzione dell’Adriatico, sono stati estratti più di 21 miliardi di metri cubi di metano. —

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