La paura dei topi? Solo fantasia: gli elefanti temono le formiche

La leggenda metropolitana si è tramandata partendo da un episodio  legato ai conflitti fra Romani e Greci del III secolo avanti Cristo 

TRIESTE Elefanti e topi: è possibile che una creatura così grande abbia paura di un essere così piccolo? La risposta potrebbe deludere più di qualcuno: no, i pachidermi non temono i roditori. Si tratta di una leggenda metropolitana che ha origine nell’episodio storico legato ai conflitti tra Romani e Greci, avvenuto nel III secolo a.C.

L’accadimento che dà vita alla leggenda sull’oggetto del terrore degli elefanti risale appunto al periodo delle battaglie tra i Romani e il re greco Pirro, susseguitesi tra il 280 e il 275 avanti Cristo. L’esercito greco si affidò alla potenza degli elefanti per primeggiare sui combattenti romani. Questi però, con astuzia, riuscirono a ribaltare le sorti: sul campo di battaglia schierarono dei maiali ai quali diedero fuoco. Gli animali infuocati seminarono il panico tra gli erbivori arruolati e i romani la spuntarono sugli avversari. Qui ha seme il pensiero che gli elefanti abbiano timore delle creature di piccola stazza; con il passare del tempo, la mentalità delle persone semplificò il tutto, identificando nei roditori il loro spauracchio per eccellenza.

In realtà, non sono i topi il problema, bensì degli esserini di dimensioni ancora minori: le formiche. I ricercatori americani Todd Palmer e Jacob Goheen hanno constatato come l’elefante africano scappi dinanzi alla formica Crematogaster. Questi insetti, oltre a produrre un odore sgradevole, sono anche particolarmente fastidiosi: i loro morsi infatti provocano molto dolore all’animale, in particolare alla proboscide. —

N.C.

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