La pandemia ferma il decollo: salta la festa internazionale per i 60 anni delle Frecce

Rinviata al 2021 la manifestazione prevista per settembre a Rivolto alla quale avrebbero dovuto partecipare pattuglie da tutto il mondo 
le frecce tricolori
le frecce tricolori

Il corona virus ferma anche la grande festa che, a settembre, avrebbe dovuto celebrare i sessant'anni dalla nascita delle Frecce Tricolori. Ieri infatti l'Aeronautica Militare ha comunicato di aver deciso di rinviare al 2021 - in una data ancora da destinarsi - la manifestazione aerea che era stata programmata per il 19 e 20 settembre prossimi alla base aerea di Rivolto.

Niente compleanno, quindi, per le Frecce Tricolori che avrebbero dovuto debuttare in questa nuova stagione il 3 maggio all'airshow di Molfetta e Giovinazzo, in provincia di Bari. E proprio per quel che riguarda le manifestazioni aeree sul territorio nazionale alle quali è prevista la partecipazione della Pan e di altri assetti dell’Aeronautica Militare, eventuali comunicazioni di cancellazione e rinvio delle stesse saranno a cura degli enti organizzatori in coordinamento con l’Aeroclub di Italia.



Il rinvio della due giorni di Rivolto, alla quale erano attese pattuglie da tutto il mondo e qualche centinaia di migliaia di appassionati, è stato deciso come si diceva in considerazione della situazione di emergenza in atto. «Una situazione – si legge in una nota – che impone a tutte le articolazioni della Difesa di impiegare ogni risorsa disponibile per contrastare il diffondersi del virus e per garantire la tutela della salute come bene fondamentale, in ottemperanza a quanto disposto dai recenti decreti».

L’Aeronautica Militare è impegnata quotidianamente e senza soluzione di continuità nella sua missione al servizio del Paese ed è schierata anche sul fronte Covid-19, per il quale mette a disposizione personale, assetti e materiali così da fornire un supporto costante ai cittadini e alle istituzioni. Il rinvio della manifestazione di settembre è «una decisione difficile ma ponderata – affermano dalla base di Rivolto - resa con la coscienza di ciò che le Frecce Tricolori rappresentano per gli appassionati, per il Paese e per tutti coloro, enti locali, istituzioni e aziende, che avevano concretamente manifestato interesse a supportare l’organizzazione di questo evento. Ma allo stesso tempo una decisione assolutamente necessaria e coerente affinché si possa quanto prima, con maggiore forza e tenacia, uscire da questo stato di emergenza».

Nel programma 2020 delle esibizioni delle Frecce non aveva trovato posto alcuna data nel Friuli Venezia Giulia. La località più vicina era Jesolo, dove la Pan avrebbe dovuto esibirsi il 13 settembre.

L’acrobazia aerea collettiva, in ambito militare, vide i suoi albori alla fine degli anni Venti proprio nel Friuli Venezia Giulia, all’aeroporto di Campoformido, allora sede del primo stormo caccia comandato dal colonnello Rino Corso Fougier. Fu Fougier a convincere lo Stato Maggiore a far sì che nei vari reparti potessero formarsi le prime pattuglie con compiti addestrativi e dimostrativi. Nacquero così formazioni dai nomi che sono ormai storia: “Cavallino Rampante” “Getti Tonanti”, “Diavoli Rossi” e “Lanceri Neri”. Fino al 1961, quando si decise di costituire una sola Pattuglia acrobatica nazionale composta dai migliori piloti militari. Prese vita il 313° gruppo, dislocato allora come oggi alla base di Rivolto, nell’aeroporto dedicato al capitano Mario Visintini. —

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