La palazzina di via dei Macelli trasformata in centro civico

Un investimento di 300 mila euro per ospitare anche la Settima circoscrizione Obiettivo: servire meglio la periferia Sud dove abitano oltre 40 mila persone
Lasorte Trieste 01/07/19 - Via dei Macelli, Inizio Lavori Nuovo Centro Civico
Lasorte Trieste 01/07/19 - Via dei Macelli, Inizio Lavori Nuovo Centro Civico



“Tranwai elettrico comunale piazza Goldoni-San Sabba”: il capolinea meridionale di questo antico servizio pubblico era la palazzina di via dei Macelli, dove nell’inverno del prossimo anno verranno insediati un centro civico e la sede della VII Circoscrizione, finalmente affrancata dall’eccessiva perifericità di via Paisiello.

Dunque, una storia ultracentenaria accompagna i due livelli affacciati su via Valmaura: l’edificio venne costruito nel 1912 dalla Goebel&Forti su commissione di Aeg Union società di elettricità e ha servito a vario titolo il trasporto pubblico. Infatti partecipa a un compendio che raccoglie quattro fabbricati tra hangar, spogliatoio, palazzina tecnica. Operò anche in qualità di circolo ricreativo degli autoferrotranvieri. Nella sua ultima versione ha inoltre ospitato l’associazione ciclistica Gentlemen, che ha traslocato a Borgo San Sergio. In pratica confina con la cittadella sportiva composta dal Rocco e dal Grezar.

Addio allora alle originarie vocazioni da “tpl” e spazio alla nuova vita municipale. I lavori iniziano proprio in questi giorni, per un importo di 300 mila euro, che verranno utilizzati per sistemare al pianterreno il centro civico e al primo piano la VII Circoscrizione, con una superficie complessiva di 250 metri quadrati. L’intervento avrà da completarsi alla fine del gennaio 2020. In tutto dovrebbero operare nella struttura comunale, una volta a regime, 5 addetti. La prossimità a numerose linee di bus e la buona disponibilità di parcheggio rendono la futura sede circoscrizionale di agevole accesso: una delle ragioni, per cui il Comune ha deciso la scommessa amministrativa su questo sito, è pertanto logistica.

A illustrare le future attività della secolare palazzina in mattoni rossi, ben tre assessori e un direttore d’area: Michele Lobianco in tema di personale, Elisa Lodi per i lavori di ristrutturazione, Angela Brandi in versione decentratrice. Lorenzo Bandelli, accompagnato da Mariella Maricchiolo, è il responsabile dell’area nella quale sono inseriti i centri civici.

Il primo obiettivo della giunta Dipiazza è dotare la periferia Sud di un riferimento amministrativo che consenta a un’importante porzione urbana un accettabile grado di autonomia. «Se è previsto il decentramento - ha osservato la Brandi -perchè non attivarlo». I numeri, secondo la triade assessorile, lo meritano: oltre 40 mila residenti nella Settima, una popolazione superiore a quella dell’intera Gorizia. La Settima è la seconda struttura decentrata sia per abitanti (dopo la V) che per ampiezza (dopo l’Altipiano Est). Il punto di caduta è “liberare” piazza Unità e smistare gli utenti, soprattutto quelli afferenti alla periferia, in servizi geograficamente comodi.

Poi c’è un’altra scommessa intrapresa dalla civica amministrazione, quella con la prospettiva dell’asse di via Flavia. Lobianco ha insistito su questo tema: investimenti maxi-commerciali, vicinanza alla Zona industriale, scorrimento verso Muggia e verso il confine con la Slovenia: lungo via Flavia - ha detto l’assessore - corre una buona porzione del futuro cittadino. Di conseguenza anche i pubblici servizi debbono aggiornarsi su questa lunghezza d’onda urbanistica ed economica. —



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