La nuova tessera del Pdl? Sarà low cost
TRIESTE. Scatta la tessera “light”, low cost, anti-crisi: pochi euro per garantirsi l’ingresso nell’universo Pdl, partecipare all’evoluzione del partito, portare fresche e costanti boccate d’ossigeno. Ecco come cambieranno le modalità (e la filosofia) del tesseramento in casa azzurra nel nuovo corso targato Angelino Alfano. Il segretario politico pidiellino, che a inizio autunno è atteso in Friuli Venezia Giulia per incontrare ufficialmente il direttivo regionale del partito (nell’ambito di un tour che toccherà tutte le Regioni), sta infatti rivedendo, a 360 gradi, tutti i regolamenti del partito, compresa la voce relativa ai tesseramenti. L’obiettivo, in questo caso, è quello di alleggerire, in un momento di crisi e di portafogli vuoti, il costo dell’iscrizione, per ampliare la cerchia dei sostenitori berlusconiani, attingendo in particolare dal bacino dei giovani e giovanissimi.
Insomma, invece degli attuali 20 euro (che salgono però a 50 o 80 se si rivestono cariche politiche o istituzionali), entrare in casa Pdl quest’anno potrebbe costare 2 o 3 euro, non di più. La rivoluzione “popolare” per il momento rimane comunque congelata, se ne riparlerà dopo agosto. Infatti, la campagna di tesseramento 2011 è stata messa in una sorta di standby: gli uffici raccolgono sole le preadesioni e procederanno con le iscrizioni vere e proprie solo quando saranno definite le nuove tariffe. Gli ulimi dati disponibili sui tesserati azzurri, quindi, sono quelli del 2010, quando gli iscritti erano 6.780 a Udine, 3.829 a Pordenone, 1.910 a Trieste e 1.227 a Gorizia. Sembra essere questa l’unica novità nella raccolta-adesioni del 2011 in Fvg. Ma come procede, del resto, la conta delle tessere in regione?
Se il Pdl continua a essere il primo partito per numero di supporter, il Pd si piazza al secondo posto. A fine 2010 i tesserati democratici erano 8.059, di cui il 62,1% uomini e il 37,8% donne. La Lega Nord continua a crescere e rastrellare “fan”. L’anno scorso le adesioni toccavano quota 2.639, mentre oggi sono aumentate del 34%, fino a 3.541. Da sottolineare la differenza tra sostenitori (le “matricole”) e militanti (lo si può diventare dopo un anno di iscrizione); i primi pagano 10 euro, i secondi 30. A Udine, rispetto al 2010, si è passati da 1.169 a 1.639 iscritti (di cui 624 militanti); a Pordenone da 1.093 a 1.355 (con 408 militanti); a Gorizia da 146 a 253 (75 militanti); a Trieste da 231 a 294 (61 senior).
Aumentano i giovani tra i dipietristi, come spiega il coordinatore regionale dell’Idv Giovanni De Lorenzi: «Non abbiamo ancora i dati relativi al 2011, la campagna di tesseramento è partita in marzo ed è in corso. Ma abbiamo notato, negli ultimi mesi, due novità, ovvero l’avviciaemanto di molti giovani e di cittadini provenienti anche dai piccoli paesi, non solo dalle città capoluogo». A fine 2010, nell’Idv regionale si contavano 981 iscritti; la tessera costa 20 euro (10 euro per gli under 30 e gli over 65).
“Sconti” e agevolazioni per giovani e pensionati anche in casa Udc e Rifondazione comunista. Per quanto riguarda il partito di Casini, la tessera costa 25 euro (scontata, 10); a Gorizia i supporter a fine 2010 erano 213, a Pordenone 596, A Trieste 1.369 e a Udine 1.800.
Gli “abbonati” rossi, invece, nel 2010 toccavano quota 1.100, così divisi tra le quattro province: a Udine 300, a Trieste 400, a Gorizia 250 e a Pordenone 150. Il coordinatore regionale Kristian Franzil spiega: «Il prezzo medio è abbastanza alto, 50 euro, però permettiamo a chi ha meno possibilità, soprattutto giovani e pensionati, di contribuire come può. Chi ha invece una maggiore disponibilità economica solitamente dà qualcosa in più».
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