La nuova piazza Sant’Antonio a Trieste, piace la “fontana al centro”

È l’ipotesi progettuale più gettonata nel sondaggio online. Ma in commissione piovono critiche da Pd, M5s e Open 

TRIESTE È “la fontana al centro” l’opzione per il futuro di piazza sant’Antonio più cliccata sulla “piattaforma partecipativa”, ovvero lo strumento informatico messo a punto dal Comune per sondare i desideri di cittadine e cittadini in merito alla riqualificazione dell’area.

Molto sentito sul web anche il tema del verde pubblico, mentre il Comitato per la salvaguardia del patrimonio urbano cittadino (Cosapu) si batte per la tutela degli antichi masegni. Ecco in sintesi quanto emerso ieri in quarta commissione consiliare, presieduta dal forzista Michele Babuder.

Chi volesse dire la propria ha tempo fino a giovedì 8 agosto: anche in vista dell’imminente scadenza, in aula l’assessore Lorenzo Giorgi ha fatto il punto della situazione. Per leggere i commenti e aggiungervi il proprio basta collegarsi al seguente indirizzo: piattaforma-partecipativa.online.trieste.it.

Trieste, un “referendum” del Comune sulla futura piazza Sant’Antonio


Come sottolineato via web da Enrico Conte, direttore del dipartimento Lavori pubblici, il tema più sentito è quello del verde. «Fino a oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto 1.787 accessi – ha poi specificato Giorgi, contento –. Durata media di ogni sessione, 4 minuti e 19 secondi: un dato inatteso, se si considera che in media la permanenza davanti a un articolo di giornale online è di 17 secondi. Il 50, 2% degli accessi sono avvenuti da desktop. Sono stati pubblicati 63 commenti. Visite sono pervenute da Olanda, Stati Uniti, Croazia e Regno Unito oltre che dal resto d’Italia. L’opzione più visualizzata è quella con la fontana al centro».

Come vorreste piazza Sant'Antonio? I triestini rispondono


Le altre, come noto, prevedono “rigore geometrico”, “il verde e la memoria” o ancora la presenza di una fontana davanti al tempio di San Spiridione. Roberto Cason (Lista Dipiazza) ha applaudito l’iniziativa. Al contrario del Pd: «Non si capisce il senso di questa ulteriore consultazione – è sbottata Laura Famulari, lasciando l’aula –. Di solito ci si rivolge a professionisti per progetti così».

«Per me il disegno dovrebbe essere sottoposto alla sola consultazione dei residenti nella zona», ha aggiunto il dem Giovanni Barbo. Così Elena Danielis (M5s): «Non spetta al cittadino pianificare gli spazi urbani ma gli si chiede un’opinione. Equivoco».

«Il progetto – ha detto Sabrina Morena (Open) – elimina l’attuale vegetazione». Un problema, dal momento che vi abita una colonia di passerotti. Lo ha messo in luce Forza Italia attraverso Alberto Polacco, che considera «virtuoso» il confronto con i cittadini e auspica «una riqualificazione conservativa della piazza», che tenga conto della sua storia.

«Le ipotesi – ha detto Babuder – mi sembrano un po’ fredde e prive di personalità». Bruno Cavicchioli, del comitato Cosapu, ha auspicato che nulla cambi, che siano recuperati «i masegni e sia ottimizzato l’elemento acqua attraverso il restauro dell’attuale vasca. Questa, assieme alle geometrie create dalle aiuole e dal verde originario, già realizza un collegamento visivo verso Ponterosso e il mare».

Gli ha dato ragione il patriota Salvatore Porro: «Negli anni Settanta corso Italia era tutto pieno di masegni, io prendevo il filobus e mi battevo per il paesaggio». —


 

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