La nuova avventura del Caffè San Marco: tra aperitivi e libri

I nuovi soci hanno creato un locale “multiuso” pronto a tuffarsi anche nel fiorente mercato dei pranzi veloci
Silvano Trieste 29/10/2013 Caffe' San Marco
Silvano Trieste 29/10/2013 Caffe' San Marco

Quaranta pranzi, venti cene, un semiassalto notturno dopo lo spettacolo teatrale al Rossetti, cento persone alla presentazione del libro della filosofa Michela Marzano: una partenza lanciata nel primo week-end del rinnovato Caffé San Marco. «E tutto questo - specifica Alexandros Delithanassis, uno dei soci che ne hanno rilevato la gestione - senza alcun tipo di annuncio, nemmeno su facebook o twitter». La cerimonia ufficiale di riapertura non è stata ancora nemmeno fissata perché tutto va ancora oliato compresa la squadra che vi lavora all’interno con vari tipi di mansioni, ma attraverso le vetrate delle grandi porte finestre dalle quali le tende sono state fatte sparire per sempre, i lampadari rifulgono e l’originario stile Secession viennese degli interni con la sontuosa decorazione dorata sul cordolo superiore, risulta valorizzato. Sul bancone spicca l’elegante e antica silohuette in ottone e rame della macchina per il caffé espresso a tre gruppi di erogazione Elektra Belle epoque realizzata in stile Anni Venti, gemella di quella che adorna il Caffè Florian di Venezia. «Non si dica che a Trieste non arrivano turisti - sottolinea Delithanassis - qui in un paio di giorni ne sono arrivati da Los Angeles, da New-York e dalla Svizzera. Quando non avevamo ancora riaperto, abbiamo sentito bussare con insistenza alla porta. Pensavamo fosse un nostro concittadino che non si rassegnava all’idea di trovare ancora chiuso: era invece uno scrittore olandese autore in patria di un best seller che si conclude proprio qui, al Caffé San Marco di Trieste».

Oggi il San Marco è anche libreria e migliaia di volumi sono già stipati in un bancone centrale e lungo le pareti del corridoio ribassato, ma senza oscurare i grandi specchi. I tavolini persi in questa zona sono stati recuperati nella stanza in fondo, adorna di quadri, che negli ultimi anni era rimasta chiusa. Qui possono svolgersi presentazioni di libri, conferenze, proiezioni e premiazioni. Nel corso dei decenni arredi di valore sono purtroppo spariti, in primis un prezioso e antico biliardo. Ora è nato un locale pluriuso che coniuga tradizione e innovazione. Nell’ala destra, sulla via Battisti, vengono serviti tapas, cicchetti e meze orientali, spazio agli aperitivi e ai dopoteatro, mentre non mancano i menù turistici oltre ai pranzi tradizionali. E siccome il caffé ha bisogno di vivere e anche di incassare, Delithanassis sottolinea che «puntiamo molto sui pranzi feriali veloci perché qui a due passi ci sono il palazzo di giustizia e quello del Consiglio regionale, e poi l’Insiel, l’Inps, studi professionali e banche con dirigenti, professionisti, politici e impiegati che non ritornano a casa a metà giornata». Delithanassis fa parte della locale comunità greca che comunque promuoverà anche a tavola. Ma nel locale, assieme agli altri soci, Ivaldo Vernelli e Gian Paolo Venier, intende servire alcuni prodotti kosher e organizzare degli shabbat anche in virtù della contiguità con il tempio israelitico, collaborare con produttori sloveni e istriani, oltre a offrire prodotti italiani a partire dai vini friulani, organizzare degustazioni di caffé, creare spazi per l’esposizione di prodotti tipici. «A monte di tutto questo - spiega - c’è la mia ambizione di ricreare in questo caffé, oltre che in questa città, un clima cosmopolita».

Intanto incomincia a prendere forma anche l’attività culturale perché il San Marco oltre che sede di eventi occasionali intende diventare la casa di associazioni culturali, artistiche e ricreative locali. Come spiega anche Loriana Ursich che cura questo settore, sarà il caffé a ospitare una serie di eventi che dovevano tenersi alla sala Baroncini delle Generali, in fase di restauro. Gli Amici del dialetto, la Società Dante Alighieri, l’Associazione Realtà di Alpe Adria terranno cicli di conferenze, mentre sono in fase di organizzazione anche concerti.

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