La Notte dei classici riempie tre licei e commuove Magris

Al Petrarca il rettore Fermeglia parla delle sfide dell’umanità. Molto seguite anche le iniziative al Dante e al Preseren
Foto BRUNI 13.01.17 Festa al Liceo Petrarca
Foto BRUNI 13.01.17 Festa al Liceo Petrarca

TRIESTE L’inno alla gioia e quello di Mameli hanno aperto un’affollatissima edizione della Notte dei classici al Liceo Petrarca. Non è un caso: da un lato all’istituto di via Rossetti, così come al Dante e al Preseren, si è celebrata la modernità della sofìa classica; dall’altro, la festa è stata parte di un evento nazionale che coinvolge da tre anni oltre cento istituti superiori.

La notte dei classici al Petrarca

Una kermesse, quella della scuola di via Rossetti, a metà tra la spontaneità dionisiaca degli studenti e la loro apollinea capacità di coinvolgere il pubblico in un fitto e organizzato calendario di eventi culturali.

«La sofia, la saggezza ci salverà. Questo è l’ultimo faro che possiamo consegnare ai ragazzi che lavorano con tanto entusiasmo», sono state le parole della preside Cesira Militello che, dopo l’esibizione del coro scolastico, ha aperto la Notte e introdotto il tema scelto quest’anno dall’istituto.

«Nessuna delle sfide future dell'umanità potranno essere risolte da un'unica disciplina. Siamo costretti quindi a fare convergere i tre elementi che ci permettono di crescere: scienza, tecnologia e società. Guai a disgiungerli», le ha fatto eco il rettore dell’Università Maurizio Fermeglia.

"Riassunto" foto e video della Notte dei classici a Trieste

«Sono qui in sostegno di quella battaglia di salvaguardia del patrimonio culturale degli studi classici, il più alto di tutto l’Occidente. Non si tratta di lingue morte ma vive, attuali, vivaci e frizzanti», ha sottolineato l’assessore comunale Angela Brandi, che sia in virtù delle sue deleghe all’educazione, sia per la sua esperienza da ex petrarchina, ha tenuto ad essere presente.

Il saluto delle autorità ha dato il via ad un pirotecnico programma di eventi. Entrando nella scuola, i tanti che hanno sfidato le intemperie sono stati accolti dalle note di pianoforte, violini e chitarre. Ospite inatteso lo scrittore Claudio Magris, che si è commosso sentendo leggere dagli studenti alcuni brani del suo libro “Microcosmi”.

Maratone filosofiche e tornei di saggezza alla Notte dei classici
Lasorte Trieste 15/01/16 - Liceo Dante, La Notte dei Classici

Il tempo di una scrollata al nevischio dal cappotto e via, da un’aula all’altra, senza sosta. Aprendo le porte ci si è potuti imbattere in Dante e Virgilio che recitavano la Divina Commedia in sette minuti, o in un gruppetti di studenti intenti a provare per l’imminente declamazione di poesie. Mentre una professoressa spiegava in inglese il concetto di saggezza in rete, nell’aula di fianco alunni di quarta impersonificavano Giove, anzi, Zeus, emozionandosi e incespicando sulle parole quando entrava un nuovo curioso.

Muoversi tra i corridoi è stata un’impresa ardua per via delle centinaia di persone accorse: non solo genitori, ma anche curiosi pronti ad accaparrarsi la prima sedia disponibile alle sfide di saggezza.

Il “Museo delle cere” in biblioteca ha ospitato un gruppo di studenti immobili ma pronti ad animarsi al passaggio dei visitatori e a guidarli alla scoperta del personaggio dell’antichità interpretato.

A tarda sera, quindi, il gran finale delle band. Si sono visti ex alunni ormai attempati che si abbracciavano, dopo tanto tempo, e ragazzi che accennavano passi di valzer sulle note provenienti dal centro della labirintica struttura.

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