«La “Notte bianca” di Trieste rovinata dal maltempo»
TRIESTE Che alla base del flop della “Notte bianca” ci siano stati il maltempo e la temperatura, ben al di sotto di quella tipica del periodo, non ci sono dubbi. Non si può dire, però, che nel complesso la giornata sia andata male per il settore del commercio, a sostegno del quale la “notte” era stata organizzata dall’associazione di categoria.
«Il tempo ha indubbiamente condizionato l’intera giornata - commenta il vicepresidente di Confcommercio, Franco Rigutti - ma per i negozianti il pomeriggio è stato comunque discreto, fino a sera, attorno alle 20-20.30, con la presenza fra gli acquirenti di diversi turisti, in gran parte austriaci, tedeschi e croati. Nel complesso - aggiunge - i commercianti sono rimasti abbastanza soddisfatti».
Rigutti coglie poi l’occasione per intervenire sulla chiusura al traffico della parte alta di via Mazzini. «Al di là delle polemiche - osserva - si nota un maggior afflusso, si vede più gente. È comunque prematuro dare un giudizio sulla sperimentazione a pochi giorni dall’avvio della stessa. Chi lo fa - aggiunge con una nota critica - esprime un giudizio di parte, un qualcosa di preconfezionato».
Tornando alla “Notte bianca”, sugli effetti negativi delle condizioni meteo concorda il presidente della Fipe, Bruno Vesnaver: «Il tempo è stato determinante. La giornata è partita male sin dal mattino. Stiamo comunque valutando le ragioni della ridotta affluenza in centro. È il primo anno che succede - prosegue - e non credo che Confcommercio e Fipe abbiano commesso errori. Quando c’è qualche evento i triestini rispondono. Lo scorso anno, infatti, si è vista molta gente».
Fra le possibili “concause” del ridotto afflusso, sempre secondo Vesnaver, in questa occasione si potrebbe indicare la mancanza di motivi di “attrazione”, come l’apertura dei musei o la presenza di artisti di strada. «I locali - annota ancora il presidente della Fipe - hanno comunque avuto un beneficio. Certo che trattenersi all’aperto con il brutto tempo diventa difficile...».
Ripensamenti, ad ogni modo, non ce ne sono, almeno da parte della Fipe. «Bisogna continuare - afferma convinto Vesnaver -. Queste iniziative si fanno in tutta Italia, alla gente piacciono. Vanno comunque preparate per tempo e coordinate con il Comune. Già in settimana ci sarà quindi una riunione per organizzare la “Notte dei saldi”».
(gi.pa.)
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