La nave Palinuro "sfida" i colossi di Fincantieri

Oltre 400 visitatori, a partire da ex marinai e sommergibilisti, nel primo giorno della goletta attraccata all’approdo 1. Si potrà ammirare fino lunedì 19 agosto - Le foto
Bonaventura Monfalcone--foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone--foto di Katia Bonaventura

I monfalconesi sabato 17 agosto non si sono persi l’occasione di visitare la goletta Palinuro, nave scuola della Marina militare italiana che a partire dagli anni ’50 dello scorso secolo ha formato generazioni di allievi sottufficiali, allievi della Scuola navale Morosini di Venezia e anche giovani delle associazioni nautiche. Nonostante fosse a valle di Ferragosto, che, almeno in parte, ha vuotato senz’altro la città, la giornata estiva ha visto mettersi in fila prima delle 16 decine di persone. Oltre ottanta, stando agli operatori della Cooperativa socio culturale di Mestre, che gestisce il Museo della Cantieristica, il front office della Biblioteca comunale e la Galleria comunale d’Arte contemporanea. Un numero che ha richiesto subito di formare due gruppi da 40 persone ciascuno.

La nave scuola Palinuro sbarca a Monfalcone


Sulla Palinuro, nata nel 1934 in Francia con il nome Commandant Louis Richard, per una società privata, venendo adibita alla pesca e al trasporto del merluzzo nei banchi di Terranova, partendo dal porto di Saint-Malo, sono saliti in anteprima gli ex marinai e sommergibilisti dell’Associazione nazionale marinai d’Italia di Monfalcone. A ruota sono poi arrivati appassionati, famiglie al completo e anche diversi giovani, confermando il fascino esercitato dalla nave scuola della Marina, armata con tre alberi, ma dotata anche di un sistema di propulsione a motore e la cui strumentazione di bordo e i sistemi di comando e governo si è aggiornata con il passare del tempo, come l’equipaggio (formato da 81 componenti) ha spiegato ai visitatori, mostrando la plancia di comando, dove vecchio e nuovissimo convivono in modo armonico. I bambini si sono lasciati incantare dall’intreccio delle sartie, guardate con il naso all’insù, e, a terra, dal profilo della scafo, in acciaio chiodato, e dalla polena dorata che ritrae proprio Palinuro, il nocchiero della nave di Enea, marinaio ligio al dovere che il dio del sonno solo con la magia riuscì a far addormentare e cadere in mare.



C’è chi sulla Palinuro c’è invece voluta andare per capire quale sia la porta d’ingresso alla Marina militare. È quanto ha fatto una ragazzina di 14 anni che, ancora prima di entrare alle superiori, a settembre, ha voluto visitare la nave, assieme al resto della famiglia, per parlare con ufficiali e sottufficiali dell’equipaggio, dove le donne non mancano. La visita alla nave scuola, che ieri ha coinvolto in totale oltre 400 persone, ha dato invece a molti altri modo di aprire uno sguardo inedito sullo stabilimento Fincantieri. La Palinuro è stata attraccata ieri mattina, attorno alle 10, all’approdo 1 del porto di Monfalcone, a ridosso della centrale termoelettrica A2A, diventando così la dirimpettaia, fino alla partenza, di Enchanted Princess, nuova grande nave passeggeri in costruzione per Princess Cruises, varata solo lo scorso 6 agosto. La nave goletta è arrivata attorno alle 9 all’imbocco del canale del porto, dopo quattro giorni di navigazione da Spalato, dove ha fatto tappa per essere pure meta di visita. Alla banchina di Portorosega è stata guidata da un pilota del porto, dove poi è giunta trainata da due rimorchiatori per la manovra di attracco. Dopo i tre giorni di sosta a Monfalcone, la Palinuro farà rotta verso Otranto, che raggiungerà con un viaggio di sette giorni, affrontato in parte a vela e in parte a motore, come avvenuto durante il trasferimento da Spalato. —


 

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