La multinazionale “fitness” si espande anche al centro Il Giulia a Trieste, nell’ex sito dell’Ovs

In autunno aprirà una palestra di 2.000 metri quadrati dove saranno investiti 2 milioni di euro. Avrà il marchio “McFit” e punterà sugli studenti

Massimo Greco

TRIESTE. Il nuovo asse dell’attività fisica, o “fitness” come gradiscono gli anglofili, corre da corso Italia alla fine di via Giulia. Infatti Rsg, il grande gruppo tedesco del settore, scommette un altro giro su Trieste, aprendo anche - dopo la “John Reed” all’ex Banco di Napoli - una palestra nel centro commerciale “Il Giulia”, dove una volta c’era un punto vendita Ovs.

L’architetto Samuele Frosio, che aveva curato la riqualificazione nell’edificio anni Trenta all’angolo con largo Riborgo, si occuperà anche dello sbarco in semi-periferia: avrà a disposizione una rispettabile superficie di 2.000 metri quadrati, che trasformerà in un luogo vocato all’esercizio fisico mediante l’investimento di 2 milioni. L’obiettivo è di inaugurarlo in autunno, previo ottenimento delle autorizzazioni, appalto ed effettuazione dei lavori che dureranno 5-6 mesi.

Una filiale più “pop”

Se la filiale di corso Italia rientra nella fascia più alta con il marchio “John Reed”, via Giulia ospiterà il brand più diffuso e più “pop”, il “McFit”. Per meglio comprendere la differenza, sui 45 impianti italiani di Rsg solo due sono “John Reed” (Mestre e Trieste), uno porta la sigla “Gold’s gym”, mentre i “McFit” sono 42. Di questi 42 ben 13 sono collocati nel Nordest, di cui 2 a Udine e 11 in Veneto (Treviso, Mestre, Marghera, Bassano, Padova, Vicenza, Verona). Uno degli ultimi, quello in via Facciolati nel centro di Padova, ha preso il posto di un cinema a luci rosse, meritandosi per questo recupero una citazione sul “Giornale dell’architettura”.

Target: gli studenti

Via Giulia si candida a un pubblico di studenti (il prossimo anno si aprirà uno studentato nella vicina torre ex Telecom) e di residenti in una zona popolosa dove convergono San Giovanni, Barriera nuova, via Giulia e dintorni. Le robuste dimensioni della futura palestra consentiranno - preannuncia Frosio - un’affluenza giornaliera pari a mille accessi, con la possibilità di concentrarne 250 in contemporanea. Sarà tra l’altro allestito uno spazio esterno per organizzare il cosiddetto “fitness outdoor”. «Una struttura per tutti - riprende il progettista lodigiano - supportata da un prezzo favorevole che pensiamo di tarare a 34,90 euro al mese». Qui la modalità sarà diversa rispetto a corso Italia, uno può allenarsi da solo e, se desidera il personal trainer, lo paga a parte. Musica e arte, che caratterizzano la proposta in corso Italia, non si trasferiranno invece al “Giulia”.

Il successo di Corso Italia

Frosio spiega che alla base della scelta di bissare l’impegno triestino c’è il positivo riscontro ottenuto da corso Italia. «In tre mesi abbiamo raccolto 2500 iscrizioni, vorremmo arrivare a quota 3.000». Si sta esaminando la tipologia dei frequentatori, che, a un primo colpo d’occhio, si concentra su una fascia anagrafica tra i 30 e i 40 anni, con una buona percentuale di triestini che lavorano nella zona centrale della città.

I giovani artisti

Venerdì prossimo si concluderà la mostra dei giovani artisti contemporanei, che aveva inaugurato la palestra a fine novembre, tra writing e street art: Peeta, Ravo, Ozmo, Oger ... In attesa che si concretizzino trattative con le gallerie triestine interessate ad allestire le proprie “scuderie” nei vasti spazi dell’ex banca, “John Reed” aprirà le sue porte alla fotografia.

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