La mostra di Escher non riapre Rossi: «Ritornerà in autunno»

La decisione del gruppo Arthemisia a seguito dell’emergenza coronavirus 
Lasorte Trieste 25/03/20 - Salone degli Incanti, Mostra Escher Chiusa
Lasorte Trieste 25/03/20 - Salone degli Incanti, Mostra Escher Chiusa

il caso

«Non mollo Escher». Giorgio Rossi, assessore alla Cultura di Trieste, non si rassegna a lasciare a metà quella che era destinata a diventare la mostra dei record per Trieste e per il Salone degli incanti. L’esposizione interrotta di Arthemisia, a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus, avrà una seconda chance in autunno. Non riaprirà oggi come consentirebbe il Dpcm del governo e pure la data di chiusura fissata al 7 giugno. «Le mostre di Arthemisia restano chiuse ai visitatori» è l’avviso che appare da giovedì sul sito della mostra. «Non è assolutamente possibile riaprire le mostre il 18 maggio (oggi, ndr). É tecnicamente impossibile ed economicamente insostenibile. Le nostre mostre costano 10 mila euro al giorno», ha fatto sapere in un video Iole Siena, presidente del gruppo.

Al momento dello scoppio della pandemia Arthemisia aveva in corso cinque mostre: quella su Canova a Roma, quella su Escher a Trieste, la rassegna sugli “impressionisti segreti” nel nuovo Palazzo Bonaparte di Roma, quella su Pinocchio a Villa Bardini a Firenze e la mostra I love Lego sempre a Palazzo Bonaparte. Non ha mai aperto, invece, la mostra “Monet e gli Impressionist” prevista a Palazzo Albergati di Bologna dal 13 marzo al 12 luglio. «Ho già parlato con la presidente del gruppo Arthemisia. La mia intenzione è riproporre la mostra di Escher al Salone degli incanti dopo la Barcolana. E tenerla aperto fino a gennaio», aggiunge Rossi.

Il ritorno di Escher avverrà dopo che l’ex Pescheria avrà ospitato la cena di gala dei croceristi tedeschi il 19 giugno e la mostra “Virtual Man” collegata a Esof 2020 (slittato da luglio a settembre). «La mostra di Escher stava dando i risultati incredibili per Trieste ed è quella che ha patito di più il blocco del coronavirus. Non può finire così», ripete l’assessore che aveva puntato molto sulla partnership con Arthemisia per il rilancio dell’ex Pescheria dopo il successo della mostra “I love Lego” (51 mila visitatori). «La mostra su Escher in due mesi ha già catalizzato 25 mila visitatori e di questo passo, quando a giugno terminerà, potrà raggiungere quota 70 mila», aveva vaticinato il 20 febbraio la dirigente Francesca Locci. Una previsione che non si è avverata. E rimasta anche sospesa la promozione da 60 mila euro finanziata con la tassa di soggiorno: «Dormi una notte a Trieste e visita la mostra gratis». Un totale di cinquemila biglietti omaggio rimasti in gran parte inutilizzati. —

Fa.Do.

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