La Mira fuggitiva è stata rimpiazzata Mar ritrova l’amore

Il cigno ha subito socializzato e corteggiato la new entry con una spettacolare danza
Di Laura Tonero
Silvano Trieste 13/02/2017 Miramare, l'arrivo del cigno femmina
Silvano Trieste 13/02/2017 Miramare, l'arrivo del cigno femmina

Il cigno Mar, ormai l’attrazione del laghetto di Miramare, da ieri ha una nuova compagna. Dopo l’allontanamento di Mira, la femmina che da settimane ha lasciato il parco del castello alla volta del mare (al seguito, molto probabilmente, di uno stormo di simili), i gruppi Facebook Nimdvm e Te son de Trieste se, hanno provveduto a donare a Miramare un altro cigno. Ieri mattina, alle 11 in punto, l’allevatore di Jesolo, Sergio Fornasier, ha trasportato a Miramare l’uccello acquatico che ha immediatamente socializzato con l’esemplare maschio già presente.

Mar sembra aver particolarmente gradito la nuova arrivata dando vita a una spettacolare danza di corteggiamento. L’allevatore ha fornito anche precise indicazioni su come creare un ambiente idoneo a un’eventuale deposizione delle uova. La femmina del cigno depone in primavera da 5 a 8 uova che cova per circa 35 giorni. Se la nuova coppia di cigni di Miramare troverà la giusta affinità, non è da escludere dunque che entro la prossima estate Mar e la “nuova” Mira - sui social network in molti propongono di mantenere il medesimo nome di chi l’ha preceduta nelle acque di quel laghetto - regalino ai visitatori del parco una lieta sorpresa.

Per evitare che qualche animale predatore e, ad esempio una volpe, possa intrufolarsi nella zona riservata ai cigni, domenica scorsa gli organizzatori dell’iniziativa hanno provveduto (a loro spese, e con il via libera della direzione di Miramare) a sistemare anche una rete nelle parti dove la naturale recinzione in pietra che delimita il laghetto è ridotta. Non consentendo così nemmeno agli stessi cigni di avventurarsi in “escursioni” nel resto del parco.

La “latitante” Mira infatti, è riuscita a scappare e a prendere il largo in mare attraversando i vialetti del parco e scendendo nel porticciolo. Di lei non si hanno più notizie da metà gennaio. In quelle giornate di freddo intenso e Bora forte il laghetto si era completamente ghiacciato e per il cigno femmina è stato semplice risalire le sponde, percorrere pochi metri e scendere la scalinata che porta al porticciolo per raggiungere il mare. «L’acqua del mare aveva 10 gradi e quella del laghetto 2, è evidente che ha preferito quella marina», osserva il responsabile del parco, l’architetto Maurizio Anselmi.

Per giorni gli addetti del parco l’hanno avvistata nel porticciolo e le hanno portato da mangiare. «Quando ci era stato segnalato che nel laghetto c’era un solo cigno - spiega Alberto Kostoris amministratore del gruppo Facebook Nimdvm che, affiancato dai gruppi Te son de Trieste se, Semo triestini e po bon e Volontari per Trieste pulita, aveva avviato una raccolta fondi per donare le due bestiole a Miramare - ci siamo subito attivati per capire cosa stesse accadendo. Siamo stati rassicurati sul fatto che il cigno aveva optato per il mare e veniva comunque monitorato e alimentato. Sono animali liberi - osserva Kostoris - la loro volontà di preferire un habitat rispetto a un altro va rispettata».

«Nei primi giorni di allontanamento dal laghetto, grazie al supporto di un’imbarcazione dei vigili del fuoco - riferisce Anselmi - abbiamo anche tentato di recuperarlo per riportarlo nel laghetto ma non c’è stato verso». Mira molto probabilmente ha scelto di seguire uno stormo di cigni, ha scelto il mare. Proprio ieri mattina uno stormo di cigni reali è stato avvistato all’altezza della Marinella. Questi uccelli acquatici ormai da anni arrivano dalle vicine foci del Timavo a caccia di cibo, alghe e piante acquatiche. In Friuli Venezia Giulia ci sono colonie di cigni in tante zone palustri, dalle foci dell’Isonzo a quelle del Timavo, dalla laguna di Grado e Marano alla foce del Rio Ospo, a una manciata di chilometri da Trieste.

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