La mini rivoluzione dei parcometri fra carte di credito e multe “veloci”
TRIESTE Parcometro, triste parcometro. Esatto, per rendere meno invasiva l’oggettiva seccatura del pagamento mediante contante, sta finalmente predisponendo due attenuanti: il pagamento con carta di credito e la possibilità di saldare le “penali” direttamente al colonnino del parking, senza dover salire allo sportello di via Revoltella o ricorrere ad altre modalità. Come “penali” s’intendono sia l’omesso pedaggio che l’insufficiente ticket, ovvero, per esempio, quando il biglietto copre un’ora ma la vettura ne sosta due perché il conducente è svagato o sovra-impegnato.
Già all’inizio della prossima settimana la società esattrice del Comune saggerà i gusti dell’utenza con un primo test composto da tre nuovi apparecchi su un totale di circa quaranta erogatori, che saranno sistemati in luoghi “campione”, ritenuti sensibili nella valutazione dell’esperimento: largo Roiano (centro civico, supermercato), via Galatti (via Trento, largo Panfili), via della Pietà (Ospedale Maggiore). Un sito semi-periferico (Roiano) e due centrali, l’uno in borgo Teresiano e l’altro in Barriera vecchia. L’innovazione sarà piazzata laddove funzionano altri parcometri, cosicché, se la novità dovesse toppare, basterà spostarsi di alcune decine di metri.
Poi, gradualmente, Esatto procederà ad adeguare tutti e quaranta i parcometri, in parte immettendo impianti del tutto nuovi e in parte ricorrendo al cosiddetto “retrofit”, ovvero a un ringiovanimento tecnologico del vecchio sistema. L’investimento gira attorno agli 80 mila euro.
Chiudere il conto subito con le “penali”, pagando alla colonnina, rappresenta per Esatto, che gestisce circa 700 stalli, una significativa opportunità di semplificazione amministrativa. Il direttore Davide Fermo ricorda che vengono emessi in media 250 avvisi alla settimana causa elusione del ticket, un volume di “multe” superiore alle 12 mila annue. Il 70% di queste riguarda biglietti scaduti.
Il presidente Andrea Polacco è in attesa di istruzioni comunali per quanto riguarda il futuro di PromoTrieste. Cosa c’entra la struttura consortile di promozione turistica con la spa esattrice del Municipio? C’entra, perché PromoTrieste trae gran parte dei proventi, che le consentono in verità una stentata quotidianità, dagli incassi del parking Miramare, che ammontano a 200 mila euro annui. Il Comune, con il sindaco Roberto Dipiazza e il neo-assessore alle controllate Francesca De Santis, sta valutando come reimpostare l’intero settore. L’aspetto promozionale è stato concentrato con le analoghe funzioni culturali-sportive nella figura dirigenziale di Francesca Locci. C’è la questione di come destinare le risorse derivanti dall’imposta di soggiorno, che a regime dovrebbero cubare 1,5 milioni annui e vengono comunque incassate da Esatto. Aleggia l’incerto avvenire di PromoTrieste, attualmente presieduta da Piero Colavitti, che è anche membro del cda Esatto. Un’ipotesi al vaglio concerne proprio l’aggregazione del consorzio all’interno di Esatto, che diverrebbe così l’agente turistico del Municipio. —
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