La “memoria” del Comune di Trieste all’ex Beleno: un pezzo dell’Archivio trasloca in autunno

In via Revoltella le carte ospitate in un hangar di Scalo Legnami e una parte di quelle conservate vicino al municipio
Silvano Trieste 2020-04-26 Caserma San Sebastiano ex Beleno
Silvano Trieste 2020-04-26 Caserma San Sebastiano ex Beleno

TRIESTE Dopo che i vigili del fuoco avranno rilasciato il certificato prevenzione incendi (Cpi), dopo l’ottenimento dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza competente, finalmente la nuova “filiale” dell’Archivio comunale, realizzata in un edificio del primo Novecento dell’ex complesso militare “Beleno” in via Revoltella, potrà accogliere una porzione di carte municipali, allentando l’assedio dei faldoni a palazzo Eisner-Civrani-Zois. Un assedio che anni addietro ha costretto la civica amministrazione ad affidare 600 metri di documenti alla custodia di un magazzino allo Scalo Legnami.

L’assessore ai Servizi generali Lorenzo Giorgi, avendo tenuto conto del duplice permesso dei vigili e della Soprintendenza, avendo valutato il generale rallentamento e le priorità dettate dal Covid-19, ritiene realistico che il trasloco nell’ex Beleno - dove il municipio ha investito 2,8 milioni di euro - avvenga in autunno.

Bene, ma cosa si pensa di trasferire in via Revoltella, dietro la caserma San Sebastiano? Innanzitutto i 600 metri accolti allo Scalo Legnami, così da risparmiare il noleggio dell’hangar. Poi altri 500 metri conservati nella sede centrale Eisner- Civrani-Zois, vicino al Municipio: si tratta - spiega Giorgi - di materiale «a bassa consultabilità», che lascerebbe così posto alla gestione corrente.

I numeri archivistici sono molto interessanti e danno una tangibile idea quantitativa di quanto pesi la storia amministrativa di una comunità: i depositi dell’Archivio generale contengono ben 10 chilometri lineari di documentazione, che dal punto di vista cronologico procede dalla fine del XVIII secolo all’ultima giunta Dipiazza.

A sua volta l’ex edificio Beleno ha spazio per quasi 2,5 chilometri. Quindi, una volta traslate le due partite prima accennate, resterebbero da farcire 1,4 chilometri di scaffalature, che sono state acquistate e allestite esattamente un anno fa. Proprio un anno fa i tecnici dei Lavori pubblici consegnarono ai colleghi dei Servizi generali lo stabile ristrutturato: a luglio i vigili del fuoco ispezionarono la costruzione e dettarono alcune prescrizioni cui il Comune ha ottemperato.

Così Giorgi spera che i Vigili, una volta attenuatasi l’emergenza sanitaria, vidimino il via libera, in modo da trasmettere la pratica in via Alessandro La Marmora, dove la Soprintendenza convive nella stessa sede dell’Archivio di Stato.

Il reperimento di spazi, dove stivare le carte comunali, rappresentava un problema che ha angustiato più di una giunta. Finchè nel 2013 l’esecutivo Cosolini, nel quadro del Piano nazionale per le città dedicato alla riqualificazione di aree urbane degradate, prospettò a Roma due interventi, uno riguardava il recupero dell’ex Beleno e l’altro il polo museale dell’ex caserma Duca delle Puglie, dove erano stati allestiti il museo di Storia naturale e il de Henriquez.

Il governo centrale accettò la proposta triestina e lo speciale fondo istituito dal ministero delle Infrastrutture finanziò i due interventi per un totale di quattro milioni di euro. Metà della posta prese la via dell’ex Beleno e il Comune vi aggiunse 840 mila euro, stanziamento che consentì l’esecuzione del recupero in due fasi a cura di Omnia e dell’associazione temporanea Cp Costruzioni ed Elettroimpianti. —


 

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