La mazzata dell’agosto 2013 con la rinuncia di Carrefour

Lunga e travagliata la storia del cantiere dell’ex Maddalena. Dopo l’uscita di scena del gruppo francese Carrefour, nell’agosto del 2013, anche i soci di Generalgiulia 2 avevano chiuso i loro...
Lasorte Trieste 05/08/13 - Via dell'Istria, Cantiere Maddalena, Carrefour
Lasorte Trieste 05/08/13 - Via dell'Istria, Cantiere Maddalena, Carrefour

Lunga e travagliata la storia del cantiere dell’ex Maddalena. Dopo l’uscita di scena del gruppo francese Carrefour, nell’agosto del 2013, anche i soci di Generalgiulia 2 avevano chiuso i loro progetti nell’area. Uno spiraglio si era aperto nell’estate dello scorso anno, ad agosto era trapelato l’interesse di un imprenditore veneto, intenzionato a intervenire al posto degli attuali soci per portare a termine l’opera. Era stato esposto anche un cartello sul cancello: “Non parcheggiare dal 12 giugno per smontaggio ponteggi” ed erano state anche sistemate nuove recinzioni ed eliminati i ristagni d’acqua. Poi nessun cambiamento radicale.

Molte persone ogni giorno, passando, guardano sconsolate l’enorme buco scavato nel terreno, in un progetto che inizialmente doveva rivoluzionare completamente il volto del rione. L’area infatti era stata venduta per 11 milioni dall’Azienda sanitaria, che dismetteva l’ex ospedale della Maddalena, trovando l’acquirente in una società che puntava a realizzare 300 appartamenti, in aggiunta a un centro commerciale. Nel 2013 ecco l’annuncio di un cambio di rotta rispetto a quella che doveva essere l’idea originale di riqualificazione della zona, divisa in due lotti. La parte inferiore sarebbe stata destinata, come previsto inizialmente, alla realizzazione di un centro commerciale con il marchio Carrefour, oltre che ad altri negozi e servizi di ristorazione, e con la costruzione di un centinaio di appartamenti di edilizia residenziale. Nella parte superiore invece, al posto degli altri 200 appartamenti previsti, erano stati pianificati 53 alloggi Ater e altri 150 riservati alle fasce meno abbienti della popolazione. Ai rallentamenti generali si era aggiunto poi un altro duro colpo, la rinuncia di Carrefour, che dopo un iniziale interesse manifestato, aveva deciso di abbandonare l’idea di insediarsi.

Tra il 2016 e il 2017 in particolare, dopo lamentele sui tanti disagi patiti dai residenti e di chi si era dichiarato preoccupato che le infiltrazioni potessero raggiungere le abitazioni attorno alla voragine, si erano susseguiti sopralluoghi da parte del Comune, per tentare di smuovere la situazione. In origine il cantiere avrebbe dovuto essere completato nell’autunno del 2014. (mi.b.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo