La “maledizione” della caserma storta colpisce l’Archivio

Il Tar ha accolto il ricorso della Omnia sulla gara d’appalto. Dapretto: «È un intoppo ma riusciremo a rispettare i tempi»
La "caserma storta"
La "caserma storta"

La maledizione dell’ex caserma Beleno colpisce anche il nuovo Archivio comunale. L’infinita telenovela della riqualificazione della struttura destinata ad ospitare la nuova sede della Polizia locale, si arricchisce di un ulteriore capitolo. Che questa volta però ha per protagonista l’edificio in cui sarà contenuta la memoria storica municipale, situato peraltro all’interno del medesimo comprensorio di via Revoltella.

Una recente sentenza del Tar regionale ha infatti accolto il ricorso presentato dall’impresa Omnia Costruzioni Srl, in merito all’affidamento del contratto di appalto avente come oggetto il primo lotto dei lavori per la realizzazione della nuova sede dell’Archivio generale comunale, destinato a trovare posto nella parte retrostante del complesso: gara che aveva visto posizionarsi al primo posto della graduatoria la società Building Strade Srl davanti alla stessa Omnia Costruzioni. Un esito però contestato da quest’ultima, per la quale «il Comune avrebbe errato a non escludere dalla procedura di gara l’impresa vincitrice per vizio nella formulazione dell’offerta, e la medesima società Building Strade Srl, unitamente alla società Secis Srl, in quanto le relative offerte sarebbero riconducibili ad un unico centro decisionale».

Ebbene, il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso e nel punto 10.5 della sentenza ha ritenuto che, come si legge testualmente, «gli elementi ampiamente scrutinati siano tali da inferire la riconducibilità a un unico centro decisionale delle offerte presentate dalla società Building Srl e Secis Srl, che dunque andavano escluse dalla gara».

Dunque punto e a capo. Con inevitabili ripercussioni sulle tempistiche dell’intervento. «Si tratta certamente di un intoppo nella realizzazione del nuovo Archivio comunale, ma non ci saranno particolari ripercussioni sull’iter dei lavori che slitteranno di qualche settimana, ma che contiamo di completare nei tempi previsti, di circa un anno spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Dapretto - . I nostri uffici sono già all’opera per verificare lo stato dei fatti che, alla luce della sentenza del Tar, che ha escluso la società classificatasi al primo posto, procederanno verosimilmente con l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta che ha presentato ricorso e che si era piazzata alle spalle dell’impresa risultata vincitrice, salvo ovviamente controricorsi in altri gradi di giudizio. Tengo a precisare che questa situazione è assolutamente slegata dal percorso di riqualificazione della struttura che diventerà la nuova sede della Polizia locale. Anche se ci troviamo all’interno dello stesso comprensorio, si tratta di due interventi differenti, realizzati con fondi separati e finalità diverse».

Caserma “storta”: il primo trasloco slitta alla fine dell’estate
La caserma "storta" di via Revoltella

Un iter, quello dell’ex caserma Beleno, peraltro tormentato di suo. Iniziato quasi quindici anni or sono, precisamente nel 2001, quando era stato preventivato il trasferimento della sede del corpo dei Vigili Urbani nel nuovo complesso, per un intervento di restyling del costo di quasi 10 milioni di euro, e che doveva concludersi nel 2005. Dieci anni fa. Poi una serie di problemi ne avevano rallentato pesantemente il cammino. Dai paletti del patto di stabilità, passando per modifiche strutturali ed inconvenienti in corso d’opera, per finire con avvicendamenti di imprese e svariati inghippi burocratici.

E intanto la data dell’inaugurazione ufficiale slittava inesorabilmente. Al pari degli annunci istituzionali. Fino ad arrivare al maggio di quest’anno, limite identificato per la consegna dell’immobile, dopo che saranno conclusi gli ultimi lavori del secondo ingresso per i veicoli, cui però vanno sommati altri sei mesi per il completamento degli allacciamenti, il trasferimento della sala operativa e di tutti gli altri uffici, più i relativi collaudi.

Dunque traguardo fissato a fine 2015. E adesso ci mancava pure il nuovo intoppo per l’Archivio comunale: opera da 2 milioni di euro, che rientrano nei fondi del Piano città nazionale. Percorsi differenti certo, ma la maledizione della caserma “storta” rimane la stessa.

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