La Maker Faire non è più “Mini” e sbarca nelle piazze del centro di Trieste

TRIESTE «È la settima edizione e la prima di una nuova era, dopo un 2020 zeppo di accadimenti che nessuno di noi si sarebbe aspettato. Abbiamo dovuto affrontare nuove sfide, ma siamo anche pronti a tagliare nuovi traguardi». Carlo Fonda, manager del FabLab dell’Ictp, commenta così la notizia che anche quest’anno, pur tra mille difficoltà, la Fiera dell’ingegno organizzata dal Centro Internazionale di Fisica teorica, dal Comune e da Esof2020, si farà. La manifestazione è stata programmata in due giornate, venerdì 4 e sabato 5 settembre, e riserverà più sorprese di sempre. A partire dai luoghi che la ospiteranno, perché non si terrà più come negli anni passati all’interno del campus di Miramare dell’Ictp, ma si trasferirà nelle piazze del centro – tra piazza della Borsa, piazza Verdi e piazza Unità – guadagnando così il salotto buono della città.
«Così speriamo di attrarre ancora più inventori ed espositori dall’Italia e dall’estero: per i maker, che non sono professionisti dell’invenzione ma appassionati che nel weekend si chiudono in garage per dare sfogo alla loro creatività, la condivisione delle invenzioni è la ragione che li spinge ad andare avanti», spiega Fonda.
Per ribadire l’intenzione di far crescere sempre più, nonostante i problemi legati alla situazione contingente, la Fiera dell’ingegno, quest’anno la Maker Faire Trieste perde il “Mini” nel titolo e promette di aggiungere alla consueta ricetta un nuovo settore dedicato alla scienza e alla sua divulgazione e un altro incentrato su scienza e tecnologia dello spazio. Insomma, la già spettacolare festa dell’ingegno e della creatività si sposta, si reinventa e si espande in questa nuova edizione, parte del “Science in the City Festival” di Esof2020.
Proprio ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, è stato ufficialmente lanciato il bando rivolto a maker, creativi e appassionati del “fare” di ogni provenienza. L’invito è a partecipare iscrivendo gratuitamente i propri progetti e prototipi originali da presentare al pubblico secondo una modalità coinvolgente e interattiva. Il bando servirà per fornire ai partecipanti uno spazio espositivo adeguato, una promozione dei progetti sul sito trieste.makerfaire.com, l’accesso al tradizionale “Maker’s party” e, per chi viene da lontano, la possibilità di pernottare gratuitamente in loco. «Siamo orgogliosi di essere riusciti a organizzare questa Fiera dell’ingegno nel centro città, per un contatto ancora più diretto tra gli inventori e i cittadini», osserva l’assessore comunale Serena Tonel: «Fare divulgazione scientifica è un preciso obiettivo della nostra amministrazione, perché una conoscenza scientifica diffusa è un elemento di competitività importante per il territorio».
La Maker Faire Trieste 2020 non sarà soltanto un’esposizione di invenzioni, progetti e prototipi originali: prevederà anche alcuni momenti d’intrattenimento, affidati agli ormai immancabili Maxino e Flavio Furian, e comprenderà uno speciale settore incentrato sulla cosiddetta Rocket Science. «Abbiamo grandi eccellenze sul nostro territorio che si occupano di questi temi», evidenzia Fonda: «E il prossimo ottobre ospiteremo a Miramare, per la seconda volta, la Nasa Space Apps Challenge, un hackathon internazionale dedicato alla tecnologia spaziale e alle applicazioni terrestri».—
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