La “Madonna” di Vidoz fa discutere

“Alla Madonna”: un nome magari non del tutto blasfemo, ma forse irriverente e inopportuno.
In principio fu la cantante, ora è l’agriturismo. Inaugurato venerdì pomeriggio, il locale di Paolo Vidoz fa già discutere.
L’accostamento Beata Vergine/osteria, ancorché giustificato dalla presenza a poche decine di metri del Campo celeste dove Spolverini aveva le sue visioni mistiche, ha sollevato delle perplessità facendo storcere il naso a qualcuno.
I dubbi vengono dal contesto: per antonomasia, un’osteria è un luogo dove si eccede, soprattutto per quanto concerne l’alcol e le imprecazioni.
Interpellata sulla questione, la Curia di Gorizia non ne ha fatto un caso di Stato, ma la notizia ha comunque creato qualche imbarazzo.
Nei corridoi dell’Arcivescovado c’è stato chi ha scelto di prenderla con filosofia e nel tentativo di assolvere l’olimpionico ed ex campione europeo dei pesi massimi ha provato a scherzarci sopra dicendo che a Paolo Vidoz si può perdonare tutto, purché la qualità del cibo “sia davvero celestiale”.
A livello di diritto canonico non sembrano esserci norme che vietino l’uso del nome della madre di Gesù per un’attività commerciale, tuttavia, pur senza un vero e proprio copyright, “buon senso dice che un titolo cattolico dovrebbe essere utilizzato in maniera congruente allo scopo e ci si dovrebbe astenere da qualsiasi irriverenza”.
In questo senso, dalla Curia ricordano che l’iniziale ipotesi “Alla fine del mondo”, come nome per un agriturismo, sarebbe stato senza dubbio più adeguato rispetto all’attuale “Alla Madonna”.
A Paolone arriva anche un suggerimento, una sorta di punto di mediazione: “Eventualmente, un bel ‘Al Prato celeste’ poteva essere già più opportuno”.
Da parte sua Vidoz si scusa: «Non intendevo offendere nessuno e se qualcuno si è risentito mi dispiace», dice prima di spiegare la genesi del nome: «Alla fine le alternative erano Alla Mal’ora e Alla Madonna. Mia madre ha detto che il primo portava male e da donna di chiesa ha scelto il secondo. Io da figlio l’ho ascoltata e lei mi ha regalato anche un’immagine votiva che si trova nel locale».
Qualunque sia il nome, una cosa è certa: considerata la personalità e la notorietà del titolare, in una conversazione, difficilmente qualcuno dirà mai “Andiamo a bere un bicchiere alla Madonna”; c’è da scommettere che sarà piuttosto un ben più prosaico “Andiamo a bere dal Baia” o “da Paolone”.
Stefano Bizzi
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