La Luminosa non rende: finisce in vendita
È in vendita la Luminosa. Il punto d'incontro e di riferimento dei triestini che, specialmente a cavallo tra gli anni Sessanata e Novanta, vedeva in quella particolare struttura pubblicitaria sistemata all'angolo tra via Carducci e via Battisti, un luogo dove darsi appuntamenti o attendere l'arrivo di una combriccola di amici. La proprietà della Luminosa è di un privato triestino.
«L'ho acquistata alcuni anni fa - spiega - dando in concessione la vendita degli spazi ad un agente. Purtroppo mi sono reso conto che per far fruttare quel punto informativo, vendendo spazi pubblicitari, bisogna gestirla in prima persona».
Un affare adatto quindi ad un agenzia pubblicitaria o un agente pubblicitario che, fatto l'investimento, poi dedichi il suo tempo alla ricerca di inserzionisti. A gestire la vendita della Luminosa è l'agenzia immobiliare Calcara che l'ha posta sul mercato a 35 mila euro. La struttura che occupa una superficie di 20 metri quadrati, dispone di 12 vetrine da 2 metri per 1 metro e di 2 vetrine da 1,70 per 1,50 metri.
In una delle vetrine da alcuni anni sono stati inseriti due monitor su cui girano spot pubblicitari. La struttura è predisposta per offrire a chi si trova nelle vicinanza di una linea wifi. Chi la rileverà dovrà pagare l'occupazione del suolo pubblico per la durata di 9 anni rinnovabili. Oggi la Luminosa viene utilizzata per lo più come punto dove ripararsi da pioggia o Bora o come fermata dell'autobus. Chi attende l'arrivo di una delle tante linee che hanno come fermata quel punto di via Carducci, intanto da una sbirciatina alle pubblicità sistemate nelle varie vetrine o si informa dei film in programmazione nei cinema triestini visto che uno degli spazi presenti sulla struttura è da sempre dedicato al programma cinematografico della settimana.
Ma la funzione della Luminosa inizialmente era un'altra. Negli anni Cinquanta, Sessanta, dal lato verso la strada, era rappresentata una grande piantina della città. A lato c' era l'elenco di tutte le principali vie, ognuna con accanto un pulsante. Premendolo, la via prescelta si illuminava sulla piantina grazie ad una serie di lampadine. Da questo meccanismo, i triestini hanno attribuito alla struttura il nome di "Luminosa".
Negli anni Settanta quel sistema è stato sostituito da una serie di pannelli pubblicitari e dagli spazi dedicati ai cinema. Chi voleva sapere dove veniva proiettato un film, la programmazione delle diverse sale o gli orari si recava alla Luminosa. Ma la sua funzione è stata senza alcun dubbio soprattutto quella di punto di riferimento dove incontrasi, dove darsi un appuntamento. «Te speto drio de la luminosa», «se vedemo alla luminosa», è diventato un classico modo di dire dei triestini che, fino a una ventina di anni fa, vedevano quella struttura di via Carducci come un punto centrale dal quale poi muoversi per andare a fare quattro passi in centro. Tutti sapevano dove era, a tutti andava bene, era normale vedere capannelli di persone attendere l'arrivo dell'amico o del resto della compagnia. Ma quella sorta di totem della città vale solo 35mila euro.
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