La Lista Dipiazza dice no ai fuoriusciti da altri partiti

La civica del primo cittadino apre la “campagna acquisti” in vista del voto 2021: «Ma vogliamo solo gente fedele che non cambi bandiera». Il rebus Gabrielli
Silvano Trieste 2019-06-03 Elezione del nuovo Presidente del Consiglio Comunale, Panteca
Silvano Trieste 2019-06-03 Elezione del nuovo Presidente del Consiglio Comunale, Panteca

TRIESTE La Lista Dipiazza avvia la “campagna acquisti” in vista delle elezioni comunali 2021. L’unica regola? Non aver alle spalle cambi di casacca perchè, questa è la convinzione di fondo, chi è infedele una volta, lo sarà anche con i partner successivi. Per cui no a eventuali fuoriusciti da altri partiti.

Ma c’è da fare i conti anche con una grana non da poco: il possibile addio di un militante “di peso”, ovvero Marco Gabrielli. L'ex presidente del Consiglio comunale negli ultimi mesi appare infatti sempre più isolato. In più di un’occasione ha fatto la voce fuori dal coro, rispetto al resto della maggioranza. Un esempio su tutti? La sua presa di posizione contro le decorazioni di Natale volute in anticipo dal primo cittadino in piazza Unità: a ottobre aveva definito pubblicamente «l’iniziativa di dubbia efficacia e, viste le circostanze, probabilmente inopportuna». Voci di corridoio lo dipingono ormai come escluso – o autoescluso, a seconda dei punti di vista – dalle attività della Lista. Dicono che abbia forti perplessità verso l’operato di questa amministrazione. E che in Consiglio comunale continui a sedere sui banchi dipiazzisti soltanto perché eletto, della serie «don’t ask, don’t tell».

Contattato per una replica, Gabrielli si trincera tuttavia dietro un «no comment». Evidentemente è presto per capire se navigherà verso altri lidi, se tornerà a fare “semplicemente” il medico o se al contrario la situazione potrà ricomporsi. Con o senza di lui, del resto, la formazione pensa a guardare avanti. Per Roberto Dipiazza, la civica che porta il suo nome è «una componente fondamentale della coalizione sin dalla sua nascita nel 2006, quando ero contro Ettore Rosato. Berlusconi aveva appena perso contro Prodi: per questo Rosato pensava che anche alle comunali la destra non avesse i voti. Ma la Lista Dipiazza all’epoca fece quasi l’11%, al posto di quel 4% che qualcuno si aspettava. Ciò ci permise di vincere».

Il sindaco va particolarmente fiero dei suoi fedelissimi, gli assessori Giorgio Rossi (Cultura) e Carlo Grilli (Politiche sociali). Così come del fatto che un altro esponente della sua civica, Francesco Di Paola Panteca, ricopra il prestigioso ruolo di presidente del Consiglio comunale. «Rossi è con me addirittura dal 2001 – prosegue Dipiazza –. Grilli è apprezzato pure a sinistra, una potenza che gestisce quasi un terzo del bilancio. Ringrazio anche Panteca e gli altri consiglieri per la fedeltà e il lavoro di questi anni».

Rossi, presidente della Lista, spiega che è partita appunto la “campagna acquisti”: «Anche nel 2021 ci ripresenteremo in appoggio al sindaco, con linee di indirizzo autonome rispetto ai partiti nazionali, che condivideremo con le forze di centrodestra. In un momento di crisi dei partiti, l’apporto delle civiche è qualcosa di cui tener conto: lo si è visto ad esempio in Veneto con la riconferma del governatore Luca Zaia. Non siamo sovranisti, né populisti di sinistra: abbiamo una visione liberale e democratica. Siamo professionisti, imprenditori e non politici di mestiere». Si punterà dunque su «lavoro, attenzione alle fasce fragili della popolazione, turismo, cultura, Porto vecchio».

La Lista Dipiazza potrebbe essere un contenitore per eventuali delusi di Forza Italia? «Essere fuoriusciti di altri partiti potrebbe essere un problema – continua Rossi –. Non ci interessa qualcuno che ci porti tanti voti, perché per quello c’è il sindaco, ma gente fedele. Chi cambia bandiera una volta…». Evidentemente non si vuole rischiare di perdere militanti per strada, come accaduto nel corso dell’attuale consigliatura con Barbara Dal Toè e Francesco Bettio, passati alla Lega. Grilli ribadisce questi concetti e sottolinea come la Lista sia «sempre a favore e mai contro». Il capogruppo consiliare, Vincenzo Rescigno, mette in luce come il prossimo mandato vuole essere di «completamento del programma». —


 

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