La lettera di Napoleone indirizzata a Palmanova all’asta per 3.500 euro

All’asta parteciperà anche il Comune della città stellata

PALMANOVA Va all’asta una lettera autografa dell’imperatore Napoleone Bonaparte indirizzata il 18 maggio 1808 al principe Eugène de Beauharnais, viceré d’Italia, sui lavori delle fortificazioni di Palmanova. All’asta parteciperà anche il Comune della città stellata, come da accordi tra il sindaco, Francesco Martines, e la Soprintendenza.

Napoleone nella missiva ordinava al viceré, suo figlio adottivo, di scrivere al generale François Chasselooup-Laubat, comandante in capo del genio della Grande Armée e direttore generale dei lavori delle piazzeforti in Italia: «Fategli sapere – recita il documento – che io do importanza a questi lavori che metteranno questa opera perfettamente al riparo da colpi di mano». «Sarebbe un bel colpo per il nostro Museo civico – afferma Martines – riuscire a portare a casa questo documento che parla della nostra Palmanova, in particolare delle famose “lunette” napoleoniche che vennero erette per consolidare maggiormente la celebre città-fortezza».

Il documento sarà battuto da Finarte a Roma oggi, stimato tra 2.500 e 3.500 euro: il Comune è venuto a conoscenza soltanto ieri dell’asta, si è attivato per concorrere, ma i tempi sono strettissimi. La lettera dimostra l’importanza che l’imperatore francese attribuiva alla struttura muraria, gemma dell’architettura militare di tutti i tempi, punto chiave del sistema difensivo del suo impero e la cura quasi maniacale di ogni dettaglio che Napoleone dimostrava per i più remoti lembi del dominio. Nella missiva Napoleone dettava personalmente al figlio adottivo Eugenio. «Figlio mio, riflettendo sui lavori da compiere quest’anno a Palma Nova – è uno dei dettagli nel documento –, sono giunto alla seguente idea. Si terminerà di rivestire le controscarpe delle lunette, come si era deciso, ma non si faranno le scarpe se non di due lunette e i 250.000 franchi stanziati per la scarpa della terza lunetta vengano invece utilizzati per costruire quattordici ridotti in muratura», così che «entro al fine dell’anno la struttura abbia conseguito un ulteriore grado di forza». —

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