La lettera del vescovo di Trieste Crepaldi ai detenuti e agli operatori del carcere
TRIESTE In occasione del Natale il vescovod di trieste Gianpaolo Crepaldi ha scritto una lettera ai detenuti e agli operatori del carcere. Eccola qui: " Carissimi fratelli e sorelle detenuti, carissimi tutti che operate all’interno del carcere, quest’anno, a causa della terribile pandemia da coronavirus, non potrò venire a celebrare la santa Messa di Natale da voi. Nonostante questa dolorosa decisione, desidero raggiungervi con questa breve lettera per condividere con il Direttore, il Comandante, tutto il personale, il cappellano padre Silvio, i volontari e tutti voi il comune sentimento della speranza e della fiducia".
"Ho saputo che anche in carcere avete dovuto affrontare la dura battaglia contro la malattia da Covid-19, che ha ulteriormente pesato su una condizione già difficile sul piano umano e psicologico. Cari fratelli e sorelle sappiate che a Natale ricordiamo un avvenimento straordinario: a Betlemme Dio si fa uomo. Quell’evento ci dice che Dio è con noi, non ci dimentica e ci raggiunge con il suo amore. Un Dio che ha assunto volto e cuore di uomo perché anche noi potessimo amarlo come lui ci ama. Questa è la bellezza e l’incanto del Natale. “Ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo” (Lc 2,11): così la voce dell’angelo ha squarciato non solo il silenzio della notte palestinese ma anche le notti oscure che incombono sulle nostre vite".
"Cari fratelli e sorelle, consegnate a Gesù Bambino le attese più intime delle vostre anime e pregatelo con fiducia. Vi accompagno con la mia benedizione affinché vi conceda la grazia di riprendere quanto prima il vostro posto nella società, nel mondo del lavoro e nelle vostre amate famiglie. Vi auguro buon Natale e vi affido alla materna protezione della Madonna della Salute"
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